Niente
decreto. Secondo il quotidiano Milano Finanza, il tanto atteso decreto
del Ministero dell'Economia che doveva estendere l'Imu alla Chiesa,
ancora non c'è.
E se non sarà promulgato entro il 31 dicembre 2012, il
Vaticano continuerà a non m pagare l'Imu. In via Venti Settembre, sede
del Ministero, assicurano che il decreto arriverà anche perché, dicono,
«la scadenza della prima rata è il 16 giugno 2013». Eppure l'articolo 91
bis del Cresci-Italia dice invece che la dichiarazione va presentata
entro il 2012 per pagare nel 2013, in base al modello disposto dal
decreto del ministero, che però, appunto, ancora non esiste.
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, attacca: «”Casualmente” il governo si è dimenticato, a quanto pare, proprio il decreto attuativo per l’Imu alla Chiesa: dimostra ancora una volta di essere un governo Vaticano, debole coi forti e forte coi deboli. I “tecnici” usano la regola dei due pesi due misure: coi lavoratori nessuno scrupolo, coi poteri forti invece…È necessario, a maggior ragione in un periodo di crisi come questo, che il Vaticano non abbia privilegi e che l’Italia, in linea tra l’altro coi dettami europei, faccia pagare le tasse dovute agli immobili di proprietà della Chiesa».
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, attacca: «”Casualmente” il governo si è dimenticato, a quanto pare, proprio il decreto attuativo per l’Imu alla Chiesa: dimostra ancora una volta di essere un governo Vaticano, debole coi forti e forte coi deboli. I “tecnici” usano la regola dei due pesi due misure: coi lavoratori nessuno scrupolo, coi poteri forti invece…È necessario, a maggior ragione in un periodo di crisi come questo, che il Vaticano non abbia privilegi e che l’Italia, in linea tra l’altro coi dettami europei, faccia pagare le tasse dovute agli immobili di proprietà della Chiesa».
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