domenica 30 settembre 2012

Monti bis, l’ennesimo lifting del gattopardo

di Paolo Flores d'Arcais, da Il Fatto quotidiano, 29 settembre 2012

Che alle prossime elezioni ci sarebbe stata una lista del partito Napolitano-Monti-Passera (benedicente Bagnasco) l’ho scritto su queste pagine non so quante volte. Solo Bersani poteva illudersi che la rappresentanza della destra costituzionale (che in Italia si battezza pudicamente “centro”) sarebbe stata affidata alle solerzia esclusiva di Casini e Cesa. Ora il segreto di Pulcinella è stato ufficializzato.  Al partito Napolitano-Monti resta da decidere con quale legge elettorale andare alle urne, cioè truccarle, impedendo che la massa elettorale schifata dalla partitocrazia abbia adeguata rappresentanza. Il “centro” dell’establishment e del privilegio dovrà ovviamente presentarsi come nuovo, e fustigatore del ceto politico, replicando il gioco delle tre carte che riuscì all’imbonitore di Arcore un ventennio fa. Compito agevole, perché tra il “vecchio” da sostituire può esibire il fetore del regime di Berlusconi con strascico di ruffiani bagasce e altre nullità portate in Parlamento e miracolate al governo e in ogni ganglio di potere.  In realtà non cambierà nulla nella sostanza di una politica che avrebbe bisogno di dosi industriali di giustizialismo ed efficenza per far ripartire il paese (corruzione e burocrazia sono il disincentivo principe agli investimenti, il costo del lavoro dipende dalle tasse eccessive, figlie di un’evasione ciclopica che non si vuole aggredire con l’unico deterrente: le manette americane).  L’ennesimo lifting del gattopardo riuscirà soprattutto perché non c’è un’alternativa credibile. Il cui requisito minimo è la radicale estraneità alle nomenklature di partito (Pd, ma anche Sel e tutti i diadochi regionali di Di Pietro), accompagnato dalla serietà delle competenze e delle lotte della società civile che solo la Fiom potrebbe catalizzare. 

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