Gli incidenti scoppiati davanti all'assessorato regionale al Lavoro, contusioni per due agenti e due lavoratori. La manifestazione indetta per chiedere ammortizzatori sociali anche per le ditte appaltatrici della multinazionale Usa, che ha annunciato la chiusura dell'impianto.
Gli operai raccontano che la polizia avrebbe utilizzato contro di loro anche un estintore. La manifestazione continua in un clima di tensione, mentre un operaio è stato portato in Questura, un poliziotto al Pronto soccorso. Negli uffici è in corso l’incontro tra i sindacati e l’assessore al Lavoro Antonello Liori.
Alla manifestazione partecipano alcune centinaia di persone, tra lavoratori dell’Alcoa e delle ditte che lavorano in appalto, circa 350 persone che si aggiungono ai 581 dipendenti dello stabilimento. Tutte le strade intorno all’assessorato sono bloccate al traffico. Gli operai davanti all’ingresso degli uffici battono per terra con i caschi di fronte a carabinieri e poliziotti in tenuta antisommossa intervenuti in forze.
La Uilm nazionale ha espresso solidarietà a Daniela Piras, segretaria del Sulcis.Il segretario nazionale della Uilm Mario Ghini invita “alla calma e alla moderazione per evitare ulteriori incidenti. E’ evidente che il tempo sta scadendo per trovare una soluzione decente alla vertenza Alcoa nella regione sarda”. Da qui “l’esasperazione dei lavoratori”. Il governo, continua Ghini, “dovrebbe battere un colpo per dirimere dubbi e mancate risposte. Faccia un annuncio se c’è o no la manifestazione d’interesse ufficiale da parte di una nuova azienda intenzionata a rilevare il sito di Portovesme”.
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