Migliaia in piazza a Parigi. Vogliono il referendum contro i trattati imposti dall'Unione Europea e stoppare le misure antipopolari.
Contro “l’austerità permanente" in Europa e la prossima ratifica del Fiscal Compact, una sessantina di organizzazioni della sinistra, sindacali e movimenti sociali manifestano oggi a Parigi. Il corteo è partito intorno alle 14.00 a Place de la Nation per concludersi in Place d'Italie. Gran parte delle organizzazioni che partecipano al corteo sono componenti del Fronte di Sinistra, tra cui il Partito della Sinistra e il Partito Comunista, ma anche il Nuovo Partito Anticapitalista (NPA), così le diverse filiali sindacale come la Federazione dei Sindacati Unità (FSU), Sud, Cgt.o associazioni come Attac, Copernico, DAL, la Cimade, o Act Up Paris. "Pensiamo che sarà un grande evento", ha detto Jean-Luc Mélenchon.
La manifestazione chiederà al Presidente della Repubblica Hollande di indire un referendum al fine di permettere ai francesi di esprimersi sul Fiscal Compact. I sondaggi dicono che il 65% della popolazione francese ritiene necessaria l’indizione del referendum e considera un atto del tutto antidemocratico l’approvazione parlamentare in assenza di una consultazione popolare.
Contro “l’austerità permanente" in Europa e la prossima ratifica del Fiscal Compact, una sessantina di organizzazioni della sinistra, sindacali e movimenti sociali manifestano oggi a Parigi. Il corteo è partito intorno alle 14.00 a Place de la Nation per concludersi in Place d'Italie. Gran parte delle organizzazioni che partecipano al corteo sono componenti del Fronte di Sinistra, tra cui il Partito della Sinistra e il Partito Comunista, ma anche il Nuovo Partito Anticapitalista (NPA), così le diverse filiali sindacale come la Federazione dei Sindacati Unità (FSU), Sud, Cgt.o associazioni come Attac, Copernico, DAL, la Cimade, o Act Up Paris. "Pensiamo che sarà un grande evento", ha detto Jean-Luc Mélenchon.
La manifestazione chiederà al Presidente della Repubblica Hollande di indire un referendum al fine di permettere ai francesi di esprimersi sul Fiscal Compact. I sondaggi dicono che il 65% della popolazione francese ritiene necessaria l’indizione del referendum e considera un atto del tutto antidemocratico l’approvazione parlamentare in assenza di una consultazione popolare.
Il Presidente della Repubblica vorrebbe che il Parlamento ratifichi quanto prima il Trattato sulla Stabilità, il Coordinamento e la Governance (TSCG) nell’Eurozona, meglio conosciuto in Francia con il "Patto di Bilancio" o Fiscal Compact , che era stato firmato da Nicolas Sarkozy il 25 marzo. Nel nostro paese il Fiscal Compact è stato approvato dal parlamento di soppiatto, quasi senza darne notizia. Il governo Monti con la sua larga maggioranza parlamentare e il suo larghissimo sostegno mediatico, ha fatto pressoché scomparire la notizia e gli italiani e le italiane in larga parte non sanno che cosa sia il Fiscal Compact né hanno la possibilità dio potersi pronunciare tramite referendum. Il Comitato No Debito mesi addietro ha condotto una prima campagna per chiedere un referendum di indirizzo costituzionale che consentisse al paese e alla società di discutere, conoscere ed eventualmente opporsi con un referendum al Fiscal Compact e al Pareggio di Bilancio, una campagna snobbata da molti ma che adesso torna ad essere centrale nell’agenda politica così come l’opposizione frontale alle misure antipopolari varate dal governo Monti. Su questi temi in Italia è stata convocata la manifestazione nazionale del 27 ottobre prossimo. Un messaggio del comitato promotore della manifestazione è stato inviato alla manifestazione di Parigi.
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