Con il cosiddetto Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), si crea una sorta di mostro giuridico, un mostro di “LochMes” come l’ho ribattezzato, in cui tecnocrati, oligarchi, cleptocrati possono agire senza rispondere ad alcuno del proprio operato. L’Italia, in 5 anni, dovrà versare a questo meccanismo 125,4 miliardi di euro (25 miliardi l’anno), mediante emissione di nuovo debito pubblico. E poi questi signori, che godono di ampie immunità, non pagheranno le tasse, faranno tutto quello che vogliono, decideranno se e a quali condizioni, e anche a quali tassi di interesse, prestare i soldi. Ciò significa che il popolo, cioè noi, abbiamo perso la sovranità popolare, che adesso appartiene agli oligarchi, ai tecnocrati i quali, nel caso in cui ci dovessero servire i soldi, potranno dire: vi posso dare i prestiti a questi tassi di interesse e però, in cambio, voi dovete tagliare ancora di più le pensioni, dovete finire di azzerare i diritti che sono frutto di conquiste, di sudore e sangue dei lavoratori e di dure battaglie sociali. Questo è il mostro di “LochMes”.
Nello Statuto del Mes, si legge che i membri e i loro atti sono coperti dall’immunità da ogni forma di giurisdizione. Perché conferire loro questi “superpoteri”? E’ semplice: vogliono l’immunità perché se si comportano come nell’antichità si comportarono i principi e i despoti, non vogliono avere rivalse, non vogliono finire sotto processo: è questa la ragione. Dunque, è un grave errore aver accettato lo Statuto del Mes da parte di queste morenti democrazie europee, perché quando si delegano alla Bce prima, al Mes poi, poteri che attengono al popolo, ai cittadini, a quelli che sono stati rapinati in questi anni di diritti e spesso anche di dignità, vuol dire che non c’è più la democrazia in Europa.
Premetto che non condivido le politiche allegre fatte in questi anni, e che hanno cagionato, come nel caso dell’Italia, l’accumulo di un enorme debito pubblico. Ciò detto, ci basta guardare quello che sta succedendo in Grecia dopo l’intervento della cosiddetta Troika (Fmi, Bce e Commissione Europea): anche i magistrati stanno scioperando, perché si stanno dimezzando le pensioni, stanno venendo meno tutti i diritti, tutte le conquiste del ’900 ottenute con le lotte e il sangue dei lavoratori. Eccoquello che succederà: una ristretta cerchia deciderà per tutti i cittadini, un governo delle élite che potrà dire: non mi basta quello che stai facendo, se ti devo dare il prestito e ti devo salvare, devi demolire quel che resta deidiritti e dello Stato sociale.
Io ho speso una vita per denunciare le malefatte delle banche, dellafinanza, per inchiodare alle loro responsabilità le agenzie di rating (adesso oggetto delle indagini rigorose della procura di Trani) le quali hanno procurato un danno quantificato dalla Corte dei Conti in 120 miliardi. Persino il dipartimento della giustizia americana, che inizialmente non voleva collaborare con Trani, ha chiesto e acquisito gli atti dell’inchiesta, le intercettazioni telefoniche che inchioderanno queste agenzie. La gente deve capire che c’è una cricca fatta di queste agenzie di rating, di banche d’affari come Goldman Sachs, di fondi comuni come Black Rock che gestiscono 3500 miliardi, che decide le sorti del mondo. E’ da loro che dobbiamo imparare a difenderci, contro cui dobbiamo lottare come fanno i ragazzi di “Occupy Wall Street”, che per fortuna in America si costituiranno in movimento politico e probabilmente andranno alle elezioni, che sono l’unico modo per cambiare le cose.
In Italia, ormai, c’è solo la parvenza della democrazia, di fatto siamo stati commissariati e siamo in mano ai moderni dittatori, quelli che speculano ogni giorno con 700 mila miliardi di dollari di derivati, contro un Pil che misura la fatica degli uomini da 60 mila miliardi e mediante meccanismi ad alta frequenza come Hft (High Frequency Trading) e decidono come speculare, dove indirizzare quelle immani masse monetarie, quali Paesi premiare e quali salvare. Dobbiamo conoscere, lottare per cercare di salvare l’Europa e il futuro dei nostri figli.
(Elio Lannutti, estratti dell’intervista “Un nuovo ordine europeo” rilasciata al blog “Cado in piedi” e ripresa da “Informare x Rexistere” il 10 settembre 2012. Politico, saggista e giornalista, dal 1987 Lannutti è presidente dell’Adusbef, l’associazione difesa utenti dei servizi bancari, finanziari e assicurativi).
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