sabato 1 settembre 2012

Alcoa, l'azienda non è disponibile a posticipare lo spegnimento degli impianti


Protesta Alcoa a RomaL'Alcoa non sembra disponibile a posticipare la chiusura degli impianti dello stabilimento sardo prevista per il 2 settembre in attesa della prossima riunione al ministero dello Sviluppo economico prevista per il 5 settembre: e' quanto si apprende dalla riunione tra i vertici della multinazionale statunitense e il presidente della regione Sardegna Ugo Cappellacci. Di ufficiale, specificano le fonti, non c'e' nulla anche se l'Alcoa non ha espresso nessuna disponibilita' a posticipare la chiusura degli impianti che dovrebbe partire dal prossimo 3 settembre e concludersi entro il 31 dicembre 2012. "E' stato un incontro costruttivo". Il ministero dello Sviluppo economico, al termine della riunione sull'Alcoa, fa sapere che "la multinazionale svizzera ha confermato il proprio interesse a discutere della questione Alcoa chiedendo chiarimenti in merito alle condizioni di contesto, come costo dell'energia, condizioni strutturali e ambientali". La Glencore "si è riservata di fornire le proprie valutazioni entro una settimana".

"C'è l'impegno del Governo e della Regione a trovare tutte le soluzioni per i lavoratori dell'indotto dell'Alcoa se dovessimo andare verso quella strada (la chiusura, ndr) che noi speriamo di scongiurare", ha detto il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, al suo arrivo alla rappresentanza della Commissione europea dopo la riunione al ministero del Lavoro sugli ammortizzatori sociali per l'indotto dell'alluminio. "L'incontro è andato molto bene", ha detto Cappellacci.
Continua la protesta a Roma dei lavoratori dell'Alcoa di Portovesme e questa volta con un vero e proprio tuffo nella Fontana di Trevi. Due operai, dopo un blitz compiuto questa mattina insieme agli altri manifestanti davanti alla Camera dei deputati, si sono tuffati nell'acqua della storica fontana della capitale.
Il corteo si è poi diretto verso il ministero dello Sviluppo economico dove da ieri è in corso un presidio di protesta dei lavoratori per chiedere il salvataggio dello stabilimento sardo di alluminio.
Al tavolo erano presenti il management dell'azienda svizzera Glencore, possibile candidata a rilevare l'Alcoa, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, il viceministro al lavoro, Michel Martone, il responsabile gestione crisi aziendali del ministero dello Sviluppo economico, Gianpietro Castano, il direttore generale Politica industriale e competitività, Andrea Bianchi. Per gli enti locali erano presenti l'assessore regionale all'industria della Sardegna Alessandra Zedda e il presidente della provincia di Carbonia-Iglesias Salvatore Cherchi.
Si trattava del secondo appuntamento della giornata al ministero per la vertenza Alcoa: questa mattina in pecedenza si era tenuto un incontro sul tema degli ammortizzatori sociali tra i rappresentanti del ministero del lavoro e il presidente della regione Sardegna, Ugo Cappellacci che dopo ha visto il commissario europea Antonio Tajani. Intanto in Via Molise continua il sit in degli operai di Alcoa. La situazione è al momento più tranquilla dopo alcuni momenti di concitazione che si sono registrati questa mattina.

Nessun commento:

Posta un commento