martedì 4 settembre 2012

Alcoa, due operai su un silos di 70 metri per protesta


Cvitavecchia, 30  agosto


Si inasprisce la protesta degli operai dell'Alcoa di Portovesme. Questa mattina due lavoratori dello stabilimento sardo, con un gesto disperato, sono saliti a 70 metri d'altezza su uno dei silos dell'impianto di Portovesme. E' successo al termine dell'assemblea dei lavoratori che ha deciso - da domani e sino a domenica 9 settembre - diverse iniziative di lotta in Sardegna per preparare la manifestazione a Roma di lunedì prossimo.

La macchina organizzativa per la trasferta nella Capitale è già all'opera: i sindacati - Cgil, Cisl e Uil del Sulcis e delle Rsu -stanno cercando di portare a Roma almeno 500 operai dell'impianto di Portovesme accompagnati anche dagli amministratori, commercianti e cittadini comuni, che hanno già aderito alla mobilitazione di tutto il territorio. Nei prossimi giorni ci sarà anche un incontro con i sindaci per definire alcuni aspetti del viaggio dei lavoratori che dovrebbero partire sabato da Cagliari per Civitavecchia con ritorno da Olbia.

Riguardo la motivazione dello slittamento dell'incontro al ministero dello sviluppo economico, i sindacati hanno riferito agli operai in assemblea che ''è motivato dalla necessità di effettuare un approfondimento tecnico tra Governo e Glencore venerdì 7 settembre e che, a fronte di una graduale fermata degli impianti, è stata data la disponibilità per posticipare la data della riunione''.
Salta incontro sindacati-ABC. Casini: occasione persa
I rappresentanti dei lavoratori dell'Alcoa avevano chiesto un incontro unitario con i leader della maggioranza che sostiene il governo Monti. E la Fim aveva anche annunciato questa mattina che l'incontro con Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pier Ferdinando Casini si sarebbe svolto alle 12 a Palazzo Marini. Ma "qualcuno - ha spiegato il leader Udc in conferenza stampa - ha ritenuto più opportuno fare incontri separati. Mi dispiace. E' un'occasione persa".
"Quella dell'Alcoa è una situazione complicata, e' lo specchio del dramma che vive il Paese, con problemi irrisolti da anni. Speriamo che nelle prossime ore si materializzino manifestazioni di interesse per l'azienda da parte di altre forze produttive, Il Sulcis non può essere abbandonato, e' una realtà italiana dove già c'è un concentrato di depressione economica e sociale. Se non si potrà procedere con il salvataggio delle realtà produttive occorrono ipotesi alternative", ha detto Casini dopo aver incontrato alla Camera una delegazione dei lavoratori dell'Alcoa. "Questi lavoratori- aggiunge- hanno parlato di un accordo con il ministero delle Attivita' produttive sul tema degli ammortizzatori sociali, ma loro non vogliono gli ammortizzatori sociali ma il lavoro. Gli italiani vogliono lavorare, non si accontentano degli ammortizzatori sociali".
Alfano: no a chiusura, solleciteremo il governo
Incontro questa mattina nella sede del Pdl a via dell'Umilta' tra il segretario Angelino Alfano e i rappresentanti dei lavoratori Alcoa. Vi hanno preso parte anche i parlamentari Cicu, Cossiga, Pili e Testoni. Nel corso della riunione il segretario del Pdl ha ribadito il valore strategico di questa vicenda per l'economia nazionale e ha rivendicato l'azione gia' svolta dal Pdl per sollecitare il Governo nazionale sul tema e per evitare la chiusura degli impianti. - ''Accanto all'azione positiva della Regione Sardegna - sottolinea ancora il leader del Pdl - sul piano delle esigenze infrastrutturali, occorre che il Governo nazionale e le principali forze politiche creino le condizioni di contesto legislativo che consentano a nuovi investitori di farsi avanti. E la questione dei costi energetici appare decisiva, così come un impegno chiaro del governo sul futuro del settore dell'alluminio. Il Pdl è determinato ad agire in questo senso''.

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