lunedì 17 dicembre 2018

Lavoro. Ungheresi da quattro giorni in piazza contro "legge schiavitù".

Orban vuole alzare a un massimo di 400 l'anno le ore legali per lo straordinario.

 

Migliaia di ungheresi sono scesi in piazza per il quarto giorno consecutivo per contro le politiche del premier conservatore e nazionalista, Viktor Orbàn, in particolare contro la riforma del codice del lavoro, che alza a un massimo di 400 ore l'anno il numero delle ore di straordinario legali.
Sindacati e partiti politici di opposizione hanno mobilitato circa 10.000 persone. Molti manifestanti indossano indumenti bianchi, a testimoniare la natura non violenta della marcia."Buon Natale, signor Primo Ministro", è lo slogan della protesta in riferimento alle parole usate da Orban durante il dibattito parlamentare, nei confronti dell'opposizione che lo interrogava su quella che i contestatori definiscono la "legge della schiavitù", che aumenta da 250 a 400 il numero massimo di ore di straordinario consentito all'anno, dando in pratica il via libera ai datori di lavoro a costringere i dipendenti a lavorare sei giorni a settimana.

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