16 giugno: rompere i vincoli dell’Unione Europea per combattere le disuguaglianze sociali
Il governo 5stelle-Lega è in carica da
meno di due settimane. Questi pochi giorni sono però stati sufficienti
per sgomberare il campo da tutta una serie di equivoci. Nonostante tutte
le chiacchiere spese in campagna elettorale e nonostante gli strepiti
in malafede dei cani da guardia dell’ordine europeo, al primo avvertimento di Draghi e Mattarella i pagliacci
hanno chinato la testa.
Ogni proposito bellicoso di (pseudo)rottura con
l’austerità che ci soffoca sono stati rapidamente messi da parte. Il
dogma del contenimento del debito pubblico è tornato a dettare l’agenda del governo.
L’abolizione della Legge Fornero? In soffitta. L’abolizione del Jobs
Act? Magari domani. In compenso la guerra di classe ai poveri va a
gonfie vele ed ha occupato tutte le energie dei giallo-verdi: dalla
proposta di un sistema di tassazione regressivo, che toglie a chi non ha e dà ai ricchi, agli sgravi fiscali ad imprese e padroni, sperando che qualche briciola caschi dal tavolo
e giunga agli affamati, il Governo ha reso esplicito da quale parte
sta. Un clima d’odio strisciante, alimentato ad arte, arma la mano di
chi si sente legittimato ad uccidere come una bestia Sacko Soumaila,
colpevole perché nero, colpevole perché intento a raccogliere lamiere
per costruire una baracca. La disperazione di 629 migranti alla deriva,
tra cui donne incinte e bambini non accompagnati, viene usata dalla
coppia infame Salvini–Toninelli come arma di sciacallaggio politico, offrendo uno spettacolo di cui ci vergogneremo tutti a lungo.
Gli schieramenti in campo sono chiari.
Mentre il governo dei pagliacci mostra il suo vero volto di alfiere
della stabilità neoliberista, la minaccia dello spread ed il ricatto del debito pubblico
vengono branditi da BCE e Commissione Europea per chiederci ancora
sacrifici, precarietà, privatizzazioni, tagli, lacrime e sangue.
Il momento delle lucide e brillanti analisi è finito. Il momento di riprendersi le strade ed uno spazio politico è arrivato.
Manifestazione nazionale e corteo: sabato 16 giugno, ore 14, Piazza della Repubblica (Roma).
BASTA DISUGUAGLIANZE.
Rompere i vincoli dell’Unione Europea per combattere le disuguaglianze
sociali. La mobilitazione è indetta dalla Federazione del Sociale USB.
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