PRESTO i pazienti affetti da alcune forme di epilessia potranno beneficiare di un farmaco a base di cannabis. Si tratta di Epidiolex,
un antiepilettico che ha soddisfatto i requisiti della Food and Drug
Administration (Fda), l'ente governativo che si occupa della
regolamentazione dei farmaci negli Stati Uniti. Sarà disponibile a
partire dal prossimo autunno, un'alternativa per tutte quelle persone
che non hanno risposto bene ai trattamenti mirati al controllo delle
convulsioni.
repubblica.it
IL FARMACO APPROVATO
Il medicinale rappresenta la "prima formulazione farmaceutica di
cannabidiolo altamente purificato a base vegetale (Cbd), un cannabinoide
privo dell'alta associazione con la marijuana e il primo di una nuova
categoria di farmaci antiepilettici", hanno spiegato dalla GW
Pharmaceuticals, la società biofarmaceutica che produce Epidiolex, con
sede nel Regno Unito.
Sarà utilizzato per il trattamento di due tipi di sindromi epilettiche:
la sindrome di Dravet, una rara disfunzione genetica che colpisce il
cervello, e la sindrome di Gastaut, che comporta convulsioni sin dalla
prima infanzia.
Il farmaco sarà utilizzato per il trattamento di due gravi epilessie ad
esordio infantile: la sindrome di Dravet, una rara malattia genetica che
colpisce il cervello e che inizia nel primo anno di vita, e la sindrome
di Lennox-Gastaut, un'altra forma di epilessia, che di solito esordisce
tra i 3 e i 5 anni di età.
"Questi pazienti meritano e avranno presto accesso a un farmaco
cannabinoide che è stato accuratamente studiato in studi clinici",
commenta
Justin Gover, amministratore delegato della GW
Pharmaceuticals. Il medicinale sarà disponibile già a partire dal
prossimo autunno, dice Gover alla Cnn, mentre sul costo c'è ancora da
aspettare. Un'opzione, insomma, per quei pazienti che non hanno risposto
ad altri trattamenti - circa un terzo secondo la Epilepsy Foundation -.
Sul medicinale in questione ci va un po' più cauta Shauna Garris,
assistant professor alla Eshelman School of Pharmacy della University
of North Carolina (Usa), che sebbene non abbia usato Epidiolex nella sua
pratica clinica o non sia stata coinvolta nello sviluppo del farmaco,
riflette sui possibili effetti collaterali. Come ad esempio
l'interazione con altri farmaci assunti dai pazienti.
• NON SOLO PER L'EPILESSIA
Ora è in corso uno studio clinico di fase tre (il passo decisivo per
l'approvazione o meno del farmaco) per una terza malattia: la sclerosi
tuberosa, che inizia nell'infanzia e provoca un improvviso irrigidimento
del corpo, delle braccia e delle gambe, con la testa piegata in avanti.
Se i risultati saranno positivi, stando a quanto detto da Gover, la sua
azienda chiederà l'approvazione per questa malattia.
Nulla esclude, inoltre, che Epidiolex, una volta sul mercato, possa
essere prescritto per condizioni diverse da quelle per cui è stato
approvato. Questo perché fa parte dei farmaci off-label, cioè farmaci
che possono essere impiegati per il trattamento di patologie e disturbi
non previsti nel riassunto delle caratteristiche del prodotto.
E intanto anche la European Medical Society sta valutando l'approvazione
di Epidiolex, che secondo Gover, dovrebbe annunciare il da farsi nei
primi mesi del prossimo anno.
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martedì 26 giugno 2018
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