lunedì 25 giugno 2018

DuckDuckGo: cos'è e perché sempre più utenti lo utilizzano

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Perché si dovrebbe usare DuckDuckGo come motore di ricerca ...Quando sentiamo parlare di motori di ricerca la prima cosa che ci viene in mente è ovviamente Google. Il colosso del Web ha ormai da anni monopolizzato il settore, soffocando in una stretta fatale competitor ormai in perenne crisi com’è l’esempio di Yahoo!. Per quanto ad oggi quello dei motori di ricerca possa sembrare un settore “sterile” nei confronti della nascita di nuovi attori commerciali, l’esempio di DuckDuckGo può provare sostanzialmente il contrario. Per chi non lo conoscesse, DuckDuckGo è il nome di quel motore di ricerca lanciato nel 2008 e tutt’ora in fase di crescita, che negli ultimi anni sta sempre più facendo parlare di sé grazie alle proprie caratteristiche peculiari e alla propria utenza, in costante crescita.
DuckDuckGo non traccia in alcun modo le attività dell’utente durante la navigazioneLa domanda fondamentale che tutti voi vi starete ponendo, a questo punto, è: perché sempre più utenti stanno scegliendo di utilizzare DuckDuckGo? La risposta è semplice. Oltre a presentare una serie di funzionalità più o meno piacevoli, DuckDuckGo offre la peculiarità di non tracciare l’attività dell’utente, in alcun modo.
Al contrario di Google e compagni, che come ben saprete fanno largo utilizzo di cookie, ovvero piccoli file che vengono scaricati automaticamente sul vostro PC e che tracciano per filo e per segno tutte le vostre attività sulle varie pagine Web (in primis sul motore di ricerca), DuckDuckGo si schiera contro questa pratica, sostenendo un Web più genuino e soprattutto indipendente da quella prospettiva meramente commerciale che porta alla vendita delle nostre informazioni ai più svariati inserzionisti. Avete presente quando cercate un determinato prodotto su Google e poi magicamente ve lo ritrovate con tanto di collegamento ad Amazon all’interno di un’inserzione su tutt’altra pagina? Bene, è proprio a questo che ci riferiamo.
DuckDuckGo ha deciso invece di adottare una prospettiva totalmente opposta a quella che ha portato Google a diventare il partner commerciale numero uno per quanto riguarda la pubblicità sul Web, optando per un sistema più libero da tali meccanismi ed ottimizzato ad offrire la massima qualità nell’esperienza d’utilizzo dell’utente. Oltre a ciò, DuckDuckGo garantisce la quasi-anonimità, grazie al servizio di crittografia denominato Perfect Forward Secrecy, in grado di rilevare solo la provenienza geografica su base continentale dell’utente e null’altro. Utilizzando DuckDuckGo si è pressoché degli utenti anonimi. Ma come funziona in sé questo motore di ricerca? Vale la pena passare da Google a DuckDuckGo? Andiamo ad analizzarne il funzionamento attraverso un’occhiata più ravvicinata.

Accedendo alla pagina principale di DuckDuckGo ci ritroviamo di fronte ad un’interfaccia grafica pulita e minimale, senza troppi fronzoli, figurante solamente il logo del servizio, la barra di ricerca ed un menù ad hamburger in alto a destra che ci permette di modificale lo stile grafico del servizio attraverso qualche tema, passare ad altri menù, oppure ad un pannello di impostazioni avanzate.
Cercando un qualsiasi termine su DuckDuckGo ci ritroveremo davanti ad un’interfaccia molto similare a quella di Google e dei principali competitor del settore, elencante come di consueto una serie di risultati disposti in ordine verticale, ma coadiuvati talvolta da una riga disposta subito al di sotto della barra di ricerca, elencante risultati “intelligenti”, come una breve biografia di un personaggio, oppure una serie di collegamenti categorizzati secondo diverse classificazioni semantiche che potrebbero coinvolgere un singolo termine.
DuckDuckGo
Cercando ad esempio “Douglas Adams” troveremo un box denominato “Informazioni” che ci mostrerà una breve biografia dell’autore, mentre digitando invece “Gates” troveremo diversi risultati posizionati sulla stessa riga, categorizzati per “Nome proprio”, “Cognome”, “Tecnologia”, “Fumetti” o altro ancora. Al contrario di Google questa feature rappresenta una scorciatoia decisamente utile per sfuggire alle solite disambiguazioni in cui siamo soliti incappare durante una ricerca meno specifica del dovuto. La ricerca delle immagini, invece, è pressoché invariata dal modello utilizzato da Google.
DuckDuckGo
Su ognuna delle pagine di ricerca di DuckDuckGo è indicato fieramente come il servizio non tracci i propri utenti, con un link rimandante ad alcune specificazioni su tale politica adottata dall’azienda. Per quanto riguarda la tavolozza di colori utilizzata dal servizio, di default troviamo una combinazione di colori bianchi e neri, con qualche sfumatura di grigio, adornata dai piccoli loghi di ognuna delle pagine Web che appariranno nei risultati di ricerca. Nel caso necessitiate di un look più colorato, oppure di una veste più classica, sono presenti ben altri tre temi, uno dei quali ispirato pienamente ai risultati di ricerca di Google, con un blu predominante su ogni link, ed un altro rappresentante la versione “Dark” del primo tema, caratterizzata dall’inversione dei bianchi con i neri, adatta ad un utilizzo notturno.
Passando al funzionamento vero e proprio del servizio, DuckDuckGo ha fatto tesoro della propria semplicità d’utilizzo, del proprio look minimale e della caratteristica peculiare su cui esso si basa, offrendo all’utente un motore di ricerca che all’apparenza sembra proporsi senza troppe pretese ma che sotto sotto nasconde un potenziale enorme, che nelle giuste proporzioni sarebbe in grado di cambiare completamente le abitudini degli internauti e quelle dei principali inserzionisti del Web. Al momento, però, DuckDuckGo rappresenta un servizio adottato da una stretta nicchia di utenti, e per quanto questi siano in costante crescita è difficile pensare ad un giorno in cui il servizio possa sfondare nel mainstream.
Nel suo piccolo la piattaforma ha evidenziato una crescita della propria utenza decisamente denotabile, passando alla ribalta ben due anni fa in concomitanza con le rivelazioni di Snowden in ambito “Datagate”, manifestando una crescita delle ricerche del 600%, evocata da quel senso di sorveglianza imposto da istituzioni governative e servizi commerciali in grado di presidiare sulle abitudini degli utenti. DuckDuckGo, non offrendo il tracciamento delle abitudini degli utenti, venne scelto da molti come servizio cardine sul quale basare le proprie ricerche in rete senza essere tracciati dalle grandi compagnie.
DuckDuckGo
La crescita non si fermò con gli anni, ma anzi avanzò impetuosamente fino ad arrivare ad un volume di ricerche di ben 3,25 miliardi in un anno, nell’arco del 2015, il 74% in più rispetto all’anno precedente. Numeri “grossi” per il singolo servizio, che tuttavia vengono sminuiti all’istante se comparati con il Golia della situazione, Google, in grado di raggiungere lo stesso volume di ricerche in sole ventiquattro ore. Un aiuto a DuckDuckGo, negli ultimi tempi, è stato donato dalla stessa Apple, che a partire dal sistema operativo iOS 8 ha permesso di impostare DuckDuckGo come motore di ricerca predefinito per il proprio browser Safari.
Esempio di pubblicità presente tra i risultati di DuckDuckGo
A questo punto vi starete chiedendo, ma se DuckDuckGo non traccia, non vendendo dunque informazioni agli inserzionisti, e non presenta box pubblicitari basati sulle vostre preferenze, come fa a guadagnare? Domanda più che lecita, a cui la compagnia risponde con ben due differenti modelli di business: uno basato su piccoli annunci pubblicitari all’interno degli stessi risultati di ricerca, alla stregua di quelli di Google che elencano uno o più link in alto alla lista dei risultati, etichettandoli fin da subito come “Pubblicità”; l’altro fondato su alcune affiliazioni con determinati partner, al momento limitato al solo Amazon. Due modelli di business certamente più onesti, se vogliamo, e basati sulla rilevanza delle ricerche stesse.
DuckDuckGo ad oggi è localizzato in un vasto numero di lingue, tra le quali figura anche l’italiano: se siete interessati ad usufruire di una navigazione libera dal tracciamento delle Big, perlomeno all’interno del vostro motore di ricerca, non potete che dargli una chance. Al di là di questo DuckDuckGo si rivela essere uno strumento più che funzionale, che saprà stupirvi con una serie di feature all’altezza di quei nomi più blasonati. Chissà che poi non si riveli essere il motore di ricerca che fa esattamente al caso vostro!

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