Contro il regime autoritario di Erdogan
Domani
24 giugno si terranno le elezioni politiche anticipate in Turchia. Il
presidente Erdogan ha indetto per la prima volta nella storia del paese
elezioni congiunte per il Parlamento e la presidenza della Repubblica,
con l’obiettivo di ottenere una vittoria schiacciante che gli consenta
di stabilizzare il sistema presidenziale e il regime autoritario e
repressivo che ha imposto alla Turchia, soprattutto dopo il tentato
golpe del 2016.
È
vergognoso il silenzio dell’Italia e dell’Unione Europea su queste
elezioni. Nonostante il suo carattere violentemente autoritario,
nonostante calpesti ogni idea di stato di diritto e di rispetto dei
diritti umani, la Turchia di Erdogan continua ad essere un partner
politico, militare e commerciale dell’Ue, che ha già versato al governo
turco 6 miliardi per bloccare i flussi migratori.
Potere
al popolo sostiene il Partito Democratico dei Popoli (HDP) e il suo
candidato presidente Selahattin Demirtas, che correrà da prigioniero
politico, incarcerato dal governo ormai da oltre un anno e mezzo. Contro
l’HDP, partito che rappresenta la vasta minoranza curda nell’est della
Turchia (oltre un quinto della popolazione), ma che raccoglie consensi
anche nel resto del Paese, il regime ha orchestrato ogni tipo di
persecuzione, dall’arresto di deputati e sindaci alla repressione
militare. Sul piano elettorale, lo sbarramento liberticida al 10% è
stato ideato principalmente per tenere l’HDP fuori dal Parlamento di
Ankara. Le grandi mobilitazioni dell’HDP di queste settimane ci fanno
ben sperare e sappiamo che l’HDP in parlamento significherà che Erdogan
non avrà la maggioranza per inasprire ulteriormente il suo regime
autoritario.
Alle
sorelle e ai fratelli Kurdi, alla loro resistenza, alle loro pratiche
di confederalismo democratico e corappresentanza, ribadiamo tutto il
nostro sostegno come Potere al popolo!
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