domenica 11 giugno 2017

Cannabis, Radicali: “Al via corsi di coltivazione in piazza: parlamento approvi legalizzazione o aiuterà mafie

“Veri e propri corsi di coltivazione di cannabis in piazza, con tanto di semina e distribuzione di semi, per convincere il parlamento ad approvare la legge sulla legalizzazione e liberare così milioni di consumatori, anche giovanissimi, dal mercato criminale”, così il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, la presidente Antonella Soldo e il tesoriere Michele Capano annunciano il nuovo “tour disobbediente” della campagna antiproibizionista “Radical Cannabis Club” che sarà inaugurato domani, domenica 11 giugno, da Roma e proseguirà nelle prossime settimane a bordo di un camper toccando altre città d’Italia. 

Roma ore 18 in piazza dell’Immacolata, nel cuore del quartiere San Lorenzo.
 
radicali.it
cannabis_1900x700A tenere i corsi sarà Luca Marola, autore del libro «Autofiorenti, il primo manuale di coltivazione», a mettere in pratica le sue indicazioni domani a Roma saranno proprio Riccardo Magi, Antonella Soldo, Michele Capano e il segretario di Radicali Roma Alessandro Capriccioli, che daranno luogo a una semina pubblica, come azione di disobbedienza civile, e distribuiranno a chiunque ne farà richiesta i semi insieme alla tessera del “Radical Cannabis Club”.
L’appuntamento è alle ore 18 in piazza dell’Immacolata, nel cuore del quartiere San Lorenzo: “una delle aree maggiormente assediate dal mercato illegale, dove è possibile acquistare sostanze a ogni ora del giorno e della notte”, spiegano i Radicali, “è la dimostrazione che la liberalizzazione delle droghe è già una realtà. Il proibizionismo ha fallito e le conseguenze sono gravi sul piano economico, sociale, della giustizia e della salute dei consumatori che non sanno davvero quali sostanze assumono.
Ecco perché legalizzare la cannabis sarebbe un provvedimento di buon senso. Noi Radicali lo sosteniamo, e ci battiamo per questo, da 40 anni, ma ormai lo riconoscono anche magistrati e forze di polizia, perfino la Direzione nazionale antimafia si è espressa a favore della legge per la cannabis legale, che darebbe un duro colpo alla criminalità. Eppure il parlamento l’ha rispedita in commissione, dove giace su un binario morto. Il risultato è che oggi chi coltiva cannabis per uso personale, ricreativo o terapeutico, rischia ancora fino a 6 anni di reclusione, mentre le narcomafie conducono indisturbate il loro business miliardario. Con i nostri corsi di coltivazione e le disobbedienze civili in giro l’Italia vogliamo richiamare il legislatore alle proprie responsabilità, affinché si sottragga al ricatto del manipolo di proibizionisti che in parlamento si oppone alla legalizzazione, e approvi la legge entro la legislatura. Se sarà così irresponsabile da rimandare ancora, il prossimo Parlamento dovrà comunque fare i conti con la nostra legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis che come Radicali Italiani, insieme all’Associazione Coscioni, abbiamo depositato a novembre e che non scadrebbe con lo scioglimento delle Camere. In ogni caso, quindi, la battaglia continua”, fanno sapere Magi, Soldo e Capano.

Nessun commento:

Posta un commento