Come in Grecia,
insomma. E per la Grecia è stata proprio la relazione delle ‘spie Ue’
sulle carenze nei controlli sulle isole a permettere oggi alla
Commissione Europea di bocciare Atene sull’applicazione delle norme di
Schengen.
L’aria è sempre più pesante intorno al bilaterale tra Matteo Renzi e Angela Merkel in programma venerdì a Berlino.
Dopo Atene, Roma si sente nel mirino. Ma
il premier punta a ottenere dalla Cancelliera un monito forte a sostegno del sofferente Trattato di Schengen. “Angela non può fare altrimenti, in nome dell’Ue”, dicono nella cerchia renziana.
In cambio concederebbe i 300 milioni di euro,
contributo italiano per l’ondata migranti in Turchia, ma solo a patto
che rientrino nella clausola di flessilibilità contenuta in manovra
economica: in totale la clausola migranti vale 3,4 miliardi di euro.
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