controlacrisi
fabio sebastiani
Sono per la precisione 98 le citta' che hanno risposto all'appello
lanciato da Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit e che
oggi, in diversi orari quasi tutti pomeridiani, hanno dato vita alla
manifestazione per le coppie gay e le loro famiglie. Migliaia in tutta
Italia, per sostenre l'approvazione del ddl sulle unioni civili, a
partire dal prossimo 28 gennaio: a Roma, #Svegliatitalia si è data
appuntamento a piazza del Pantheon. Tanti i partecipanti che hanno in
mano una sveglia, mostrata per "far suonare nello stesso momento tutto
quello che abbiamo, battendo il tempo con le dita sulle lancette per far
capire a chi ci governa che il tempo è davvero scaduto".
Bandiere,
striscioni, cartelli. E poi tanti striscioni con su scritto
#svegliaitalia, o frasi del tipo "Si', lo voglio", "No mediazioni", "i
diritti sono di tutti", "i diritti non sono capricci". C'e' anche una
sagoma del premier Matteo Renzi con la frase "Sposaci!". Tantissimi
maglie, sciarpe, cappelli, bandiere dei colori dell'arcobaleno.
Assieme
alle associazioni lesbiche, gay, trans e bisex della Capitale c'erano
anche parlamentari della sinistra e del Pd. Tra gli altri, Matteo
Orfini, Stefano Fassina, Loredana De Petris. Tra loro, an che il
segretario del Prc Paolo Ferrero. Per il governo Benedetto della Vedova,
uno dei primi ad arrivare.
A Roma la manifestazione in piazza della Rotonda, davanti al Pantheon, e' stata organizzata da Arcigay, Arcilesbica, Agedo,
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Famiglie Arcobaleno e Gay Center.
"Il
nostro simbolo è un cuore con l'uguale, perché crediamo che ogni amore
debba avere gli stessi diritti e gli stessi doveri. Per questo
continueremo a lottare fino a quando non raggiungeremo la piena
uguaglianza, vale a dire il matrimonio egualitario". E' ora che in
Italia "ogni amore venga riconosciuto e contestualmente i figli di tutte
e di tutti vengano tutelati", aggiungono: "è venuto il momento di
essere civili e di fare un primo passo verso la piena uguaglianza".
Per
Ferrero, la scritta comparsa sul Pirellone di Milano inneggiante al
family day "degli estremisti cattolici è un oltraggio ai cittadini
lombardi: Maroni dovrebbe sapere che esistono famiglie monoparentali e
genitori omosessuali, coppie gay e lesbiche, anche in Lombardia, e
dovrebbe rappresentarle, invece che usare le istituzioni per le sue
campagne oscurantiste! Contro questa vergognosa crociata delle destre - e
non solo - contro i diritti delle persone, dei bambini, delle famiglie
bisogna essere in tante e tanti, oggi, in tutte le piazze d'Italia per
dire che i diritti vanno ampliati a tutte e tutti".
“Come
studenti e studentesse saremo presenti in tutte le piazze della
mobilitazione di #SvegliaItalia - si legge in un comunicato di Link,
Rete della Conoscenza e Uds - e mettere in campo azioni lungo tutto
l’arco della giornata per ribadire la necessità di una risposta di
popolo che, oltre al supporto della libertà di orientamento sessuale e
della volontà di autodeterminazione affettiva, pratichi una battaglia di
tutte e tutti contro la subalternità” - concludono gli studenti nella
nota - “A Bologna gli studenti hanno lasciato post-it sulla sede del PD
per ricordare che il Ddl Cirinnà è un primo passo, ma che è
insufficiente per rimuovere i meccanismi di esclusione e subalternità. A
Roma siamo arrivati alla piazza del Pantheon con le maschere di
personaggi omofobi o protagonisti delle mediazioni al ribasso di questi
giorni. A Milano invece abbiamo inscenato davanti al Duomo diversi tipi
di matrimonio che vorremmo fossero garantiti. Sono solo le prime azioni
di una giornata che intende aprire una stagione lunga di conflitto per
l’affermazione dei diritti di tutte e tutti”.
"La Corte europea
dei diritti umani, trattando questioni relative alle adozioni, ha
affermato che non esistono prove che dicano che una coppia omosessuale,
per il solo fatto di essere tale, non possa svolgere i compiti dei
genitori nell’interesse del figlio, come una coppia eterosessuale -
scrive Gustavo Zagrebelsky -. Naturalmente in tutti i casi di istanze di
adozione è essenziale che vi sia una procedura e un giudice per
valutare l’idoneità specifica di chi chiede di adottare un bambino. Ma,
provvedendo ancora una volta a ricondurre a ragione la legge italiana
sulla procreazione medicalmente assistita che vietava la fecondazione
eterologa, la Corte costituzionale rispetto alla determinazione di una
coppia di avere un figlio ha usato un aggettivo forte, qualificandola
come «incoercibile». Con quale diritto quell’aggettivo potrebbe esser
limitato alle sole coppie eterosessuali?
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domenica 24 gennaio 2016
L'Arcobaleno #Svegliaitalia. Cento piazze per sostenere le Unioni civili
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