domenica 31 gennaio 2016

Siria, curdi lasciano Ginevra: nessun invito per loro ai colloqui.

Svanita ogni prospettiva di poter partecipare direttamente ai colloqui di pace sulla Siria apertisi ufficialmente venerdì sera, hanno lasciato Ginevra gli esponenti curdo-siriani che fino all'ultimo avevano atteso invano di essere invitati dall'inviato speciale delle Nazioni Unite, il diplomatico italo-svedese Staffan de Mistura.

CURDEA tarda sera è ripartito insieme ai propri consiglieri Saleh Muslim Muhammad, co-presidente del Pyd, il Partito dell'Unione Democratica che costituisce la principale forza politica del Rojava, la porzione di Kurdistan ricompresa entro i confini siriani. "Sì", ha confermato un suo accompagnatore che ha chiesto di rimanere anonimo, "ce ne siamo andati perché non abbiamo ricevuto inviti".
"Non ci impegneremo ad aderire ad alcuna decisione che dovesse essere presa a Ginevra", ha ribadito il collaboratore di Muslim, "ivi compreso un eventuale accordo di cessate-il-fuoco": monito quest'ultimo tutt'altro che secondario, considerata la rilevanza sul piano militare delle milizie dell'Ypg, le Unità di Protezione Popolare che del Pyd costituiscono il braccio armato, capaci di arginare e talora addirittura di respingere le offensive dello stesso Stato Islamico.

Scuola, domani il presidio davanti al Miur dei precari Afam.

Lunedì 1 febbraio, a partire dalle ore 14, avrà luogo un presidio al Miur dei docenti precari storici delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale (AFAM), che chiedono, in una vertenza che si annuncia dura e difficile, la loro stabilizzazione.  
 
controlacrisi.org redazione
Il presidio, appoggiato dalla Flc-Cgil, ha origine nella richiesta di incontro che le organizzazioni sindacali del settore hanno presentato al ministro Giannini nel dicembre scorso. Si chiedeva la definizione di un Tavolo di confronto, a partire da gennaio 2016, per dare soluzione concreta ed efficace alla stabilizzazione di tutti i docenti precari degli istituti AFAM, molti dei quali superano abbondantemente il limite dei 36 mesi di contratto previsto dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea.

"A quella richiesta, il Ministero non ha inteso dare alcuna risposta", si legge in un comunicato di Flc-Cgil. Intanto, circolano voci poco rassicuranti per i docenti precari, i quali temono la costituzione da parte del Miur di un diverso sistema di reclutamento, che ne precluderebbe la prosecuzione dei contratti, sia pure temporanei, di lavoro.

Migranti, Schiavismo e Multinazionali. Raccolta agrumi, a Rosarno la filiera del ricatto “0,07 euro al chilo. Inevitabile sfruttare i neri”

Nella baraccopoli calabrese condizioni di vita inumane: “Ci pagano 25 euro al giorno e tre vanno ai caporali”. L’illegalità nasce dall’assenza dello Stato, ma anche dai prezzi imposti dalle multinazionali.

Ilfatoquotidiano.it di Lorenzo Galeazzi e Lucio Musolino
Dalla rivolta dei braccianti immigrati del gennaio 2010, che ha acceso la luce sulle terribili condizioni di vita e lavoro degli stagionali africani, a Rosarno niente è cambiato. Le campagne della piana di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, ogni inverno si riempiono di almeno duemila invisibili che all’alba di ogni mattina aspettano i caporali per guadagnarsi una giornata di lavoro a raccogliere gli agrumi. “Ci pagano 25 euro, ma tre li dobbiamo versare per il passaggio fino agli agrumeti”, racconta Ibrahim, senegalese sulla quarantina, mentre attende il suo furgone a uno svincolo alle porte della cittadina. Se le condizioni di lavoro sono pessime, quelle abitative sono addirittura terribili: i migranti vivono principalmente nella baraccopoli di San Ferdinando e in una vicina fabbrica occupata senza luce, acqua calda e riscaldamento.

Cinema: "The Hateful Eight" di Quentin Tarantino.

Nel riportare al centro del dibattito cinematografico il 70mm, proiettato in Ultra Panavision con lenti anamorfiche, in modo tale da ottenere un rapporto fra la larghezza e l’altezza dello schermo corrispondente alla ratio di 2.76:1, Quentin Tarantino compie un vero e proprio atto di titanismo estetico (anche se non tutto il pubblico potrà vivere il suo film nelle condizioni da lui immaginate).



micromega di Giona A. Nazzaro
O se preferite di purissima hybris, caratteristica solo di chi è convinto d’avere il mondo a sua completa disposizione e di potere fare e richiedere ciò che desidera senza timore che qualcosa gli sia rifiutato. Nel suo sovente geniale assolutismo filmico, Tarantino con The Hateful Eight decide di abbandonare il cono d’ombra del modernismo feticista che caratterizza da sempre la sua opera per porre al centro della discussione critica il problema stesso dell’aura dello spettacolo cinematografico. Aura che, ovviamente, secondo lui è andata definitivamente perduta e che spetta a lui richiamare in causa. Walter Benjamin, ovviamente, un tantino c’entra e tanto vale scomodarlo anche solo per sommissimi capi.

Prima di tutto uomini, poi calciatori. Migranti morti in mare: i calciatori greci protestano in campo con un sit-in.


Migranti morti in mare: i calciatori greci protestano in campo con un sit-in



Il clima e lo scisma di realtà.

Il recente accordo sul riscaldamento climatico è sicuramente un passo avanti, ma ha anche molti limiti. Uno fra tutti meriterebbe molta più attenzione e comprensione: la divaricazione – o scisma di realtà – tra la lentezza dei negoziati internazionali e la grande accelerazione dei processi materiali che degradano il clima.

CNS - Ecologia Politica
Profilo blogger Governi e grandi imprese sostengono infatti – e si comportano di conseguenza – che la principale contraddizione dei nostri tempi resta la disoccupazione, che la crescita economica potrebbe sanare, se gli investimenti si concentrassero soprattutto nella riconversione verde di alcuni settori importanti come l’isolamento termico degli edifici, l’efficienza energetica e l’agroecologia. La riqualificazione di questi ed altri settori è auspicabile ma non risolutiva del problema clima.

inquinamento-675-630x257La causa di fondo del riscaldamento climatico è infatti la contraddizione tra crescita illimitata e  finitezza delle risorse. Per risolvere questa contraddizione, non basta l’intervento in alcuni settori che, anzi, potrebbe far aumentare la domanda e i consumi, e quindi la Co2. Serve piuttosto una economia diversa, più lenta e più dolce, che abbia le sue radici nel locale, orientata dalla logica qualitativa del prendersi cura di sé e della biosfera, non dalla logica quantitativa della produttività.
Solo un’economia più lenta e più dolce potrebbe ridurre il riscaldamento climatico, riqualificando e riducendo a monte i consumi. Ma risolverebbe anche il problema della disoccupazione, che nell’economia attuale è creato dalla logica della produttività. Produrre in modo pulito, verde e sano, in condizioni di lavoro sicure, richiede infatti più lavoro e più posti di lavoro ricchi di senso: nell’agricoltura agrobiologica, ad esempio, dal 30 al 40 per cento in più rispetto a quella industriale.

Renzi ricordi alla Merkel che con l'Unione e il Qe la Germania ci ha guadagnato più di tutti.

Direttore Relazioni Esterne Antitrust, fondatore de La Nuova Europa

 Ieri, dipinta in modo irripetibile dai maestri del neorealismo; oggi, messa a nudo da opere come La Grande Bellezza o graffiata da denunce quali Gomorra. Ma se si vuole portare il confronto Roma-Berlino sul piano economico, evitando anche la solita retorica di Italia-Germania 4-3, bastano poche cifre a indicare come la scelta di credere ancora nell'Unione europea sia obbligata e dettata dai confortanti (talvolta ottimi) risultati economici.
Basta analizzare gli effetti del Quantitative Easing della Bce, enorme iniezione di liquidità da oltre 1.500 miliardi di euro che ha come obiettivo quello di far rialzare prezzi ed economia. Ebbene, confrontando le variabili fotografate nel primo mese del 2015 (anno del varo del bazooka di Mario Draghi) con le ultime disponibili, sempre dello stesso anno, si scopre che è proprio la Germania tra i principali benefattori. I dati parlano chiaro. Il Pil tedesco è aumentato dal +1,4% di inizio anno al +1,7% (dato di fine settembre), il debito pubblico è diminuito dal 74,3% del Pil al 71,9% (fine 2014 su fine 2015), la disoccupazione è a livelli americani (è scesa in un anno di QE dal 6,5% al 6,3%) e le esportazioni hanno registrato un boom: da un saldo attivo di 90 miliardi di euro, ora la cancelliera Angela Merkel può gioire per un più 106 miliardi di euro. Il premier Renzi farebbe bene a ricordarlo ogni volta che incontra la cancelliera o quando Berlino e i suoi alleati alzano il sopracciglio sui conti italiani o sulla necessità di arrivare ad una vera unione bancaria ma senza la garanzia centrale dei depositi.

Legalizzazione. Le overdosi da cannabis restano costanti... Zero!


già Senatore Radicale, rappresentante all'Onu del Partito Radicale
CANNABISSecondo l'elaborazione dei dati statunitensi relativi alle cause di morte del 2013 pubblicata dal sito Drug War Facts, che raccoglie fonti ufficiali per confrontarle con la propaganda proibizionista, le morti derivanti da assunzione di sostanze controllate, legali e illegali, sarebbero 46,471, da queste son però scorporate quelle connesse all'uso o abuso di cannabis che sono, di nuovo, zero.
Anche una ricognizione su siti che sono totalmente contrari alla legalizzazione delle sostanze proibite, e che ritengono la cannabis e i suoi derivati una droga molto pericolosa, conferma che non esistono dati che dimostrino il nesso di causalità tra il consumo della marijuana e la morte. Stesso dicasi per l'agenzia nazionale anti-droghe del Governo Usa.

A fronte di questa conferma, che si potrebbe chiamare "scomoda verità", sono anni che circolano invece articoli sensazionalistici relativi a un nuovo tipo di marijuana potenziata, nota anche come skunk, che vorrebbero far includere tra le sostanze psicotrope con gravi ripercussioni permanenti sulla salute dei consumatori.

sabato 30 gennaio 2016

Progettista: l’F-35 è un bidone, lo abbatte anche un Mig-21

fonte http://www.libreidee.org/2016/01/progettista-lf-35-e-un-bidone-lo-abbatte-anche-un-mig-21/

F-35Ho definito l’F-35 un bidone, assolutamente. E’ un bidone. E’ essenzialmente un pessimo aereo, perché è costruito su un’idea stupida. Nel momento in cui provi a progettare un aereo multi-missione, hai già fallito. Nel momento in cui cerchi di costruire un aereo che faccia supporto ravvicinato, combattimenti aria-aria, bombardamenti di interdizione profonda, e che voglia compiere una lista pressoché illimitata di compiti tecnologici, hai già fallito. Non otterrai mai un buon aereo, otterrai un catafalco tecnologico che porterà a un fallimento dietro l’altro. Per fare un esempio, ultimamente i marines hanno sviluppato una passione insensata per gli aerei a decollo verticale, da quando hanno avuto gli Harrier inglesi. Questo rende l’aereo molto tozzo, perché deve ospitare una ventola centrale che spinga l’aria verticalmente, per farlo decollare e atterrare in verticale. Ma con una sezione centrale così grossa ti ritrovi con troppa resistenza aerodinamica. Le ali molto piccole aiutano il decollo verticale, ma impediscono le manovre in combattimento: niente ali, niente virate. Nel duello aereo non ha speranze.
Potete star certi che un Mig-21 progettato negli anni ‘50, oppure un vecchio Mirage francese, farebbe fuori in modo impietoso un F-35. Un velivolo da supporto aereo per le truppe? Questo è l’aspetto più ridicolo di tutti, perché per supportare le truppe devi poterti avvicinare molto, devi poter manovrare per riuscire a scoprire bersagli ben camuffati. Devi poter virare a velocità molto bassa. Devi avere una grossa mitragliatrice, come quella che ad esempio ha l’A-10, e devi poter restare nelle vicinanze delle truppe per 4-6 ore. Devi poter gironzolare nella zona, in modo da dargli veramente una copertura per tutta la giornata, fino a quando ce n’è bisogno. Questo è disperatamente impossibile con l’F-35, perché consuma decisamente troppo carburante: ti va bene se riesce a restare in zona per un’ora, un’ora e mezza al massimo. La sua manovrabilità è ridicola: con quell’aereo non si può certo “scendere tra i fili d’erba”, come dicono i piloti, né virare in tempo per individuare un carro armato.

Deepin Cloud Print

Tutti i servizi informatici dell'Associazione per gli associati sostenitori

Sistema di Videosorveglianza interna e/o esterna WIFI R@P

Nel tipico spirito R@P - Rete per l'Autorganizzazione Popolare – e un sano approccio da hacktivista questa 

guida/post vuole dimostrare come sia possibile realizzare un sistema di videosorveglianza interna e/o esterna 

a costi veramente popolari.

Every Saturday Install Fest

Ogni sabato, dalle 10,30 alle 13,00, presso la sede dell'Associazione Campagnnao R@P, in Via della Rocca 17 a Campagnano di Roma i tecnici volontari installeranno GNU/Linux sul tuo PC/Portatile sostituendo o affiancando il tuo Windows.

L'installazione è gratuita per gli associati.

http://campagnano-rap.blogspot.it/2016/01/ogni-sabato-gnulinux-install-fest.html

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Disponibili PC completi e portatili per gli associati sostenitori

Nell'ambito del progetto Trashware, portato avanti dall'Associazione ormai da anni, sono disponibili una decina di PC da tavolo completi di monitor piatto, tastiera e mouse e alcuni Portatili revisionati ed equipaggiati con Software libero GNU/Linux per gli associati sostenitori (quota minima 50,00 euro).

http://campagnano-rap.blogspot.it/2015/07/disponibili-pc-completi-e-portatili.html

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Nuovo servizio per associati sostenitori - Assistenza informatica remota su Linux e Windows

Assistenza remota con TeamViewer per associati sostenitori

L'associazione Campagnano R@P ha avviato il nuovo servizio di assistenza (informatica) remota su sistemi GNU/Linux Debian e derivate (Ubuntu, LinuxMint, ecc) e Windows XP/7/8/10 per gli associati sostenitori.

Grazie all'applicazione gratuita TeamViewer, disponibile per tutte le piattaforme, i tecnici dell'associazione, previo appuntamento telefonico o per e-mail, potranno, dietro vostra esplicita autorizzazione, operare direttamente sul vostro PC da remoto per mostrarvi installazioni, configurazioni e tutto quanto si rendesse utile e/o indispensabile.

TeamViewer su Ubuntu

Recatevi sulla pagina https://www.teamviewer.com/it/download/linux.aspx (come mostrato in figura, e scaricate l'applicazione per Ubuntu, Debian

Il lungo (e incompiuto) processo verso la famiglia fondata su amore e accoglienza.

Si discute molto di famiglia e di figli in questo periodo. Ma troppo spesso si dimentica che di “naturale” la famiglia ha poco o nulla, che nella storia e nelle varie culture essa ha assunto connotati molto diversi, e molto spesso violenti nei confronti di donne e bambini. In questo contesto, che significa che “i figli non sono un diritto”? 



micromega di Chiara Saraceno
“I figli non sono un diritto”. Vero, non c’è dubbio. Vale per tutti: per le coppie formate da persone di sesso diverso come per le coppie formate da persone dello stesso sesso, per le coppie come per i/le single. Ma che cosa significa esattamente che non sono un diritto? Che chi non è fertile, o ha un partner non fertile, non ha diritto di provare e viceversa che basta essere fertili (e in un rapporto di coppia eterosessuale) per avere automaticamente il diritto di avere un figlio? Quando si discute di diritti e li  si aggancia ad una idea di “natura” e di “normalità” si intraprende una strada molto scivolosa. Una strada lungo la quale si incontrano molte violenze, in particolare contro le donne e i bambini, ma talvolta anche contro gli uomini.

La distruzione dell’Università e le ragioni di chi si oppone.

Nel 2009, il Ministro Tremonti aveva cominciato a raccontarci che l’Università italiana era popolata da professori baroni, nullafacenti e nepotisti e che “con la cultura non si mangia”.



di Guglielmo Forges Davanzati
In nome dell’ obiettivo di tenere i conti pubblici in ordine, procedette coerentemente a un taglio del fondo di finanziamento ordinario alle Università statali che dai 702 milioni di euro nel 2010 raggiunse nel 2011 gli 835 milioni, in netta controtendenza con quanto si faceva in altri Paesi europei (Germania, in primo luogo). In fondo, si disse, più o meno esplicitamente, i trasferimenti di risorse pubbliche agli Atenei sono uno spreco. Con i loro più o meno puntuali resoconti sui concorsi truccati, giornalisti ed economisti di area “riformista” avevano fornito le “basi teoriche” della “riforma”, che verrà poi ricordata con il nome di Maria Stella Gelmini. Se anche l’obiettivo da perseguire era quello, non era chiaro perché il settore maggiormente colpito dai tagli dovesse essere quello della formazione: in fondo, si è sempre ritenuto (e si ritiene in altri Paesi) che il sottofinanziamento della ricerca è la strada più efficace per prolungare e intensificare la recessione. E’ difficile negare, infatti, che il finanziamento pubblico della ricerca scientifica sia strategico per l’attuazione di flussi di innovazioni nel settore privato e dunque per generare crescita economica[1].

Regione Lazio, "Chiediamo troppo? Vogliamo lavoro". La vertenza su Garanzia giovani e Ricollocazione

Regione Lazio, "Chiediamo troppo? Vogliamo lavoro". La vertenza su Garanzia giovani e Ricollocazione.
 
 controlacrisi.org maurizio franco
Il tavolo di confronto tra l'Assessorato al Lavoro della Regione Lazio e gli aderenti a Garanzia Giovani e al Contratto di Ricollocazione, tenutosi la mattina del 25 gennaio, ha aperto un varco di discussione, una proposta di lavoro tra le parti. Nulla di fatto però per la misura che impegna gli over 30, ancora in via di sperimentazione. Promesse e buoni propositi invece per i tirocinanti del programma europeo. Il prossimo incontro è stato fissato tra due mesi. “Pretendiamo chiarimenti, vogliamo i nostri soldi, quelli che ci spettano. In questi mesi abbiamo lavorato gratis!”. Le dichiarazioni accorate di chi, la mattina del 25 gennaio, davanti all'entrata principale della Regione Lazio, reclamava diritti. Un presidio, “perché i pagamenti per i tirocini del programma europeo Garanzia Giovani non arrivano”. Un presidio, “perché il contratto di ricollocazione è una bufala con procedure lacunose, limiti interpretativi...”
Il tam tam sui social network, un giro di valzer nelle chat e nelle diverse messaggerie di Facebook e di Twitter, “la manifestazione è convocata, aspettiamo un tavolo con l'Assessore al Lavoro Lucia Valente, per capire lo stato dell'arte delle politiche attive del lavoro nella nostra regione. Vogliamo delle risposte!”.

28/01/2016 - Presentazione del libro Il Combattente con Karim Franceschi a Senigallia

Nord di Roma. ANGUILLARA, BRACCIANO E TREVIGNANO, GIORNATA DELLA MEMORIA: CHE COS'È?

Nessuna delle amministrazioni comunali dei tre paesi ha scritto qualcosa in merito.
immagineosservatorelaziale.it di Silvio Rossi

Nel ricordo di una tragedia universalmente riconosciuta, le istituzioni, a tutti i livelli, si stringono per mantenere viva la memoria, per non dimenticare, per far si che certe tragedie non si ripresentino.Dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dal Presidente del Senato, Pietro Grasso, fino al sindaco del più piccolo paese d'Italia, tutti dovrebbero partecipare alla commemorazione, alla condivisione dell’esperienza.
Non tutte le amministrazioni sono però attente nel dare la giusta importanza all’evento, alcuni Comuni non si impegnano per ricordare ai propri concittadini da quale parte si deve sempre schierare l’autorità.
Nel Lazio Comuni come Formello, Canale Monterano, Manziana, nelle rispettive pagine dei portali istituzionali, vedono i sindaci richiamare l’impegno a non far cadere nell’oblio la tragedia. Altre amministrazioni comunali organizzano eventi, pubblicizzati sulle pagine Facebook dei vari primi cittadini, come nel caso di Alessio Pascucci a Cerveteri.
Duole invece notare che per quanto riguarda le tre cittadine che si affacciano sulle sponde del lago di Bracciano la memoria sembra merce rara. Nessuna delle amministrazioni comunali dei tre paesi, Bracciano, Anguillara e Trevignano, ha infatti scritto qualcosa in merito: né il commissario di Bracciano, Alessandra De Notaristefani Di Vastogirardi, né tantomeno i sindaci di Trevignano e Anguillara, riepsttivamente Massimo Luciani e Francesco Pizzorno.

venerdì 29 gennaio 2016

Rapporto annuale HRW: un Afghanistan in caduta libera

  http://enricocampofreda.blogspot.it/
Combattimenti aumentati, insicurezza totale, civili ancora massacrati, usurpazione e violenza a scandire giorni e ore di chi vive nella terra dell’Hindu Kush. Il rapporto annuale di Human Rights Watch raccoglie e testimonia tutto ciò senza far sconti al cosiddetto governo di unità nazionale con cui l’amministrazione Obama ha cercato d’inventarsi l’ennesimo esecutivo fantoccio. Maggiormente mascherato rispetto ai governi Karzai, eppure non meno inquietante sul fronte dei problemi irrisolti e addirittura aumentati.

Schengen è l'Europa dei poveri

 dinamopress Antonio Sanguinetti
La crisi di Shengen inizia ben prima dell'arrivo dei rifugiati. E in assenza di un welfare comunitario, è l'unica possibilità dei poveri di cercare migliori condizioni di vita.
Leggi anche l'editoriale di Marco Bascetta Suicidio a due velocità

La guerra al capitalismo digitale. RIP Ian Murdock Il 28 dicembre 2015 Ian Murdock, colui che creò Debian, è morto, ma cosa ci ha lasciato in eredità?

 open_free
global project hackne
28 / 1 / 2016
NIl 28 dicembre 2015 Ian Murdock è morto. Ancora non ne sono chiare le cause: dal suo account twitter, ora chiuso, emergono frasi inquietanti come: "Scriverò più tardi di più sul mio blog. Ma la polizia mi ha picchiato [...]. Mi hanno mandato all'ospedale." e "mi hanno seguito a casa. Poi mi hanno buttato fuori e lo hanno fatto di nuovo." e ancora: "Il resto della mia vita sarà votata a combattere contro gli abusi della polizia".

Renzi e Pinotti mettono subito ben 15 milioni di euro per far posto alle nuove bombe atomiche americane.

controlacrisi Autore: fabrizio salvatori
L'Italia spendera' circa 15 milioni di euro di fondi pubblici per ristrutturare i bunker dove saranno ospitate delle bombe atomiche di proprieta' americana, in barba al Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp). La denuncia arriva dal Movimento 5 Stelle tra i firmatari di una mozione firmata da oltre 80 senatori di 5 gruppi parlamentari.

Nord di Roma. Un incontro per il lago di Vico Alla Cittadella della salute si è parlato della grave situazione ambientale che interessa la zona.

comitatoacquapotabile.itAcqua, al via in Italia il Water Safety Plan, Cap apripista per il Paese


comitatoacquapotabile.it 
 
VITERBO – Martedì 26 alla Cittadella della salute della Asl di Viterbo si è svolto un incontro sulla grave situazione ambientale del lago di Vico e il possibile e connesso rischio sanitario per le popolazioni dei comuni di Caprarola e Ronciglione.
Presenti all’incontro il dottor Franco Bifulco per la direzione sanitaria della Asl di Viterbo, la dottoressa Antonella Litta dell’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia ) e il dottor Luciano Sordini segretario della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) di Viterbo.
Nel corso dell’incontro, nel quale sono state ripresentate e consegnate le precedenti segnalazioni dell’Isde su questa vicenda, (l’ultima del 25 novembre 2015), si è discusso sulla necessità di intervenire sulle cause che verosimilmente hanno determinato e continuano a determinare il grave stato ecologico del lago di Vico e della qualità delle sue acque.
Le cause sono state così ricapitolate:

giovedì 28 gennaio 2016

Abolire il carcere si può, abolire il carcere si deve

 dinamopress luca blasi
Una recensione al volume Abolire il carcere. Una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini, che sarà presentato a Roma con gli autori e Ilaria Cucchi il prossimo 5 febbraio al Csa Astra.

Nei paesi in cui gli uomini non si sentono al sicuro in carcere, non si sentono sicuri neppure in libertà
(Stanisław Jerzy Lec)

La Polonia sopraffatta dalla destra nazionalista

dinamopress Igor Stokfiszewski
Cosa sta succedendo in Polonia? Genealogia e prospettive del pericoloso autoritarismo nazionale. E possibiità di resistenza.
Il 25 ottobre, il governo della Polonia è passato nelle mani del partito di Kaczyński Legge e Giustizia (Prawo i Sprawiedliwość, PiS). La più grande compagine della destra nazionalista, che solo a maggio è riuscita a far eleggere Andrzej Duda presidente, ha ottenuto la maggioranza in Parlamento (sia al Sejm sia al Senat, rispettivamente la Camera Bassa e Alta del Parlamento polacco) e si è lanciata immediatamente all’offensiva.

La riforma costituzionale causa perdite al Governo, che svolta a destra nel segno dello Stato del controllo Francia, ancora stato d'emergenza mentre si dimette la Ministra della Giustizia Il Consiglio di Stato rigetta la richiesta di sospendere lo stato d'emergenza, ed il governo annuncia che sarà prorogato oltre il 26 febbrai

 stato_emergenza_francia
globalproject Marco Sirotti
28 / 1 / 2016
Parigi - Lo stato "d'urgenza" indetto dal Governo immediatamente dopo gli attentati del 13 novembre e prorogato - al momento - fino al 26 febbraio non è illegittimo, e non sussistono le condizioni per la sua decadenza. Anzi: "il pericolo imminente che giustifica lo stato d'emergenza non è scomparso tenuto conto del permanere della minaccia terrorista e del rischio di attentati", con riferimento agli eventi accaduti fuori dalla Francia dopo il 13 novembre, i tentativi in Francia ed il coinvolgimento del paese in operazioni militari "del massimo rilievo".

Bad bank all’ultimo respiro


Pier Carlo Padoan voleva far presto e chiudere finalmente il fascicolo. La commissaria europea alla concorrenza, Margrethe Vestager, ha invece voluto capire fin nei minimi particolari il progetto del governo Renzi per dare soluzione al problema delle sofferenze degli istituti di credito italiani. Risultato: all’ora di cena l’incontro fra il ministro dell’economia e la commissaria danese non era ancora finito, anzi minacciava di andare avanti a oltranza.

Aphrodite's Child - End Of The World (D.Roussos & Vangelis) 1968

Yusuf Islam - Peace Train

Neil Young - Old Man & Heart Of Gold

Statue coperte per Rohani, il dicastero del perizoma

fonte http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/28/statue-coperte-per-rohani-il-dicastero-del-perizoma/2414128/

lupa cerimoniale
Istituito il “dicastero del perizoma”, una sottostruttura della Presidenza del Consiglio che promuoverà lo scambio commerciale con l’Iran importando intere navi cariche di foglie di fico. Verranno distribuite nei musei e nelle città d’arte (praticamente in tutta Italia) ogni volta che arriverà un ospite fedele a una versione dell’Islam particolarmente rigorosa. Si stanno pensando anche misure idonee a scoraggiare le minigonne nelle strade attraversate dall’illustre ospite con un decreto già ribattezzato dai Gufi come “coprifuoco della gnocca”.

fonte http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/28/statue-coperte-per-rohani-il-dicastero-del-perizoma/2414128/

Virus Zika, Oms lancia allarme: "Si sta diffondendo in modo esplosivo". A rischio 3-4 milioni di persone nelle Americhe.

Il virus Zika nelle Americhe "si sta diffondendo in maniera esplosiva". Lo ha affermato a Ginevra il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Margaret Chan, durante un incontro informativo sull'emergenza legata al virus con gli Stati membri, spiegando che la diffusione è passata dall'essere una minaccia lieve a una "di proporzioni allarmanti". Lunedì 1 febbraio a Ginevra si riunirà il Comitato d'emergenza per fare il punto della situazione e formerà una squadra di superesperti per "superare il gap scientifico" sul virus.

ZIKAQuello che preoccupa "particolarmente" l'Oms è "la rapida evoluzione" della situazione e la diffusione del virus che in alcuni paesi "è stata associata all'aumento di nascite con il cranio di dimensioni piccole in maniera anormale". L'epidemia riguarda al momento una ventina di Paesi dell'America Latina, fra cui il Brasile, che è il più coinvolto. Il Brasile prevede di schierare 220 mila militari che saranno inviati a sensibilizzare tre milioni di famiglie sulle profilassi d'igiene per ridurre i rischi virus. Nel paese latino-americano si stimano da 400 mila a oltre un milione di casi l'anno mentre al gennaio 2016 sono stati stimati oltre 3.500 casi di microcefalia nei neonati, a fronte dei 150 casi all'anno solitamente registrati in precedenza.
Casi sporadici sono stati riscontrati anche in Europa: dopo la Danimarca e qualche caso sospetto in Italia, oggi anche in Austria è stata riscontrata in una donna al rientro proprio dal Brasile. La Francia ha lanciato un'allerta, invitando le donne incinte a non recarsi nei dipartimenti francesi d'Oltremare, specie in Martinica e Guyana. In Italia, dopo le linee guida del Ministero della Salute, il Centro Nazionale Sangue (Cns) ha diffuso una nota in cui si stabilisce che chi ha viaggiato nei Paesi in cui è diffuso il virus dovrà aspettare 28 giorni prima di donare il sangue.

"Schiavi mai", domenica a Piacenza sfilano i lavoratori della logistica "contro i licenziamenti discriminatori".

Crescono le adesioni a "Schiavi mai", la manifestazione dei lavoratori della logistica indetta dall’USB domenica 31 gennaio a Piacenza contro i licenziamenti discriminatori in atto nello stabilimento GLS ed il lavoro precario in tutto il settore.
Il corteo partirà alle ore 11.00 da piazza dei Cavalli per percorrere largo Battisti, via San Antonino, via Chiapponi, piazza Duomo, via Legnano, via Roma, via Alberoni, via dei Mille, Giardini Margherita e si concluderà davanti al monumento a Garibaldi.
Nei confronti dei lavoratori della logistica, per la stragrande maggioranza migranti," si vuole continuare ad adottare un sistema discriminatorio che non tiene conto dei contratti e della legislazione sul lavoro. Un sistema senza diritti, nel quale si cerca di cancellare anche la dignità di chi lavora", si legge in un comunicato firmato da Usb.
Un gruppo di lavoratori della GLS, da anni attivo nelle lotte per i diritti dei lavoratori del settore, è stato licenziato perché "non si è piegato alle decisioni dell’azienda. Contemporaneamente lo stabilimento GLS di Piacenza viene ridimensionato e 50 lavoratori a tempo determinato vengono mandati a casa. Il tutto non in presenza di una reale contrazione delle attività, ma come provvedimento contro i lavoratori che si ribellano".
In piazza a Piacenza, insieme ai licenziati, ai part-time, alle loro famiglie, saranno presenti in solidarietà lavoratori e lavoratrici di altri settori, contro le discriminazioni, il precariato e la repressione dell’attività sindacale.

L’Europa del genocidio oggi respinge i profughi.

A undici anni dalla sua istituzione, la Giornata della Memoria suscita valutazioni e commenti ambivalenti.
Non sono poche, né poco autorevoli, le voci che lamentano un rischio, senz’altro reale, di saturazione, di ritualità burocratica e ripetitiva, un ricordo di un giorno per non pensarci più per tutto l’anno. D’altra parte, quando da fonti autorevoli sentiamo dire che l’idea della Shoah è stata suggerita a Hitler dai palestinesi, mentre l’Iran continua a non prendere le distanze dal negazionismo e neonazisti e affini di tutta Europa scelgono l’Italia per i loro raduni, ci rendiamo conto di quanto pervasivi possano essere il razzismo, il revisionismo opportunista e il negazionismo strumentale.
Il problema, come sempre, non è tanto se ricordare o no, ma che cosa ricordare e come. Dovremmo cominciare col distinguere la memoria in senso lato di conoscenza storica del passato, dalla memoria in senso proprio di consapevolezza critica delle esperienze sociali e personali vissute.
La giornata della memoria acquisterebbe una dimensione ulteriore di senso se, insieme agli eventi ricordati, aprisse anche una riflessione sulla presenza, il ruolo, la crisi della memoria stessa.

Nucleare, mancano tre minuti alla mezzanotte: i calcoli dello Science and Security Board del The Bulletin of the Atomic Scientists. "Accordo con Iran e Cop 21 non bastano".

Lo Science and Security Board del The Bulletin of the Atomic Scientists ha annunciato che la lancetta dei minuti del Doomsday Clock, l’orologio della fine del mondo, restano ferme a 3 minuti dalla mezzanotte, visto che i recenti progressi fatti con l’accordo sul nucleare iraniano e la Conferenza delle parti Unfccc di Parigi, «Rappresentano solo piccoli punti luminosi in una situazione mondiale più oscura e colma di potenziali catastrofi».
Risultati immagini per bomba atomicaLa dichiarazione che accompagna il bollettino sul Doomsday Clock sottolinea che «Tre minuti (alla mezzanotte) sono davvero pochi. Troppo vicino alla fine». Lo Science and Security Board del The Bulletin of the Atomic Scientists chiarisce perché ha deciso di non spostare le lancette del Doomsday Clock nel 2016: «Questa decisione non è una buona notizia, ma è espressione dello sgomento per il fatto che i leader mondiali continuano a non riuscire a concentrare i loro sforzi e l’attenzione del mondo sulla riduzione del pericolo estremo rappresentato dalle armi nucleari e dal cambiamento climatico. Quando definiamo questi pericoli esistenziali, è quel che esattamente intendiamo. Minacciano l’esistenza stessa della civiltà e, pertanto, dovrebbe essere in testa all’ordine del giorno per dei leader che hanno a cuore i loro elettori ei loro Paesi».
La decisione di lasciare le lancette sui 3 minuti alla mezzanotte è stata presa dallo Science and Security Board insieme al Board of Sponsors, dl quale fanno parte 16 premi Nobel. Le lancette del Doomsday Clock sono state spostate a 3 minuti prima della mezzanotte il 22 gennaio 2015 e rappresentano il più alto livello di pericolo per la sopravvivenza degli esseri umani sul nostro pianeta dal 1983, al culmine della Guerra Fredda.

Giorno della memoria 2016, non è più tempo di leggere il Diario di Anna Frank.

Profilo blogger“Tu che t’intendi di queste cose, occupati della Giornata della memoria”. Sono state le parole di una collega che qualche anno fa, in previsione del 27 gennaio, mi affidava il compito di parlare ai ragazzi della più grande tragedia della storia.

Maestro e giornalista
Qualche anno più tardi raccontai ad un’altra maestra dei fratelli Cervi, di quella casa colonica a Gattatico dove ogni insegnante dovrebbe metter piede per comprendere la storia di questo Paese. La risposta mi lasciò attonito: “Chi sono?”. Senza parlare della collega alla quale ho proposto di parlare della risiera di San Sabba, spiegando Trieste e il Friuli Venezia Giulia: “Cos’è? La ri… cosa?”.
Olocausto ebaySicuramente si tratta di rari casi. Voglio pensare che la maggior parte degli oltre 751 mila non solo abbia studiato sui libri di storia quanto è avvenuto tra il 1943 e il 1945 oltre alla persecuzione degli ebrei ad opera degli italiani con le leggi razziali introdotte dal governo fascista ma voglio credere che la maggior parte di questi docenti sia stata ad Auschwitz-Birkenau o almeno a Fossoli.

Voglio sperare che nessuno ignori cos’è il binario 21 alla Centrale di Milano da dove, attraverso un sottopassaggio segreto, si accedeva ai convogli che trasportarono ad Auschwitz centinaia di uomini e donne.

Parco dello Sport a Bagnoli, trentasette milioni di euro buttati al vento.

La grande struttura sportiva, che fa parte del progetto di riqualificazione dell'area ex Italsider, è praticamente terminata. Ma non entra in attività perché i giudici ipotizzano che sotto siano stati sepolti gli scarti della bonifica dell'area industriale. Ora è meta di saccheggi e vandalismi, mentre a Napoli mancano spazi per lo sport.

Parco dello Sport a Bagnoli, trentasette milioni di euro buttati al ventoL'Espresso di Giovanni Chianelli


Brutto quando un’opera promessa non viene realizzata. Ancora peggio quando viene portata a termine, con impiego di denaro e forza lavoro, e poi chiusa. Abbandonata alle intemperie, ai vandali e all’oblio dei politici. È il caso del Parco dello Sport di Bagnoli, quartiere della zona Ovest di Napoli. Un vero e proprio rimpianto sportivo. Il Parco faceva parte del progetto, da due anni bloccato dalle indagini dei magistrati che ipotizzano il reato di disastro ambientale, di Bagnoli Futura: la riqualificazione dell’area dove fino agli anni ’90 sorgeva il complesso industriale dell’Italsider.