red claudio grassi
Stanno avvenendo fatti importanti a sinistra. Il Pd a guida renziana recide giorno dopo giorno i legami con il mondo del lavoro, al punto che la segretaria generale della Cgil dichiara che non intende più votarlo. Per la prima volta dopo tanti anni vi sono compagne e compagni che escono dal Pd. A sinistra del Pd Sel, con una intervista di Nichi Vendola, si è detta pronta a mettersi a disposizione per costruire una nuova formazione politica della sinistra. Rifondazione propone di aprire un processo costituente per dare vita ad una nuova formazione politica e saluta positivamente l’uscita di Civati. L’Altra Europa si mostra interessata a partecipare a questo progetto.
Stiamo parlando di formazioni
politiche e liste elettorali che – come abbiamo visto nelle recenti
elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria – intercettano un
consenso molto modesto. Tuttavia questa loro disponibilità è preziosa e
importante.
L’altro elemento, ancor più
significativo, è che un sindacato come la FIOM abbia avviato un processo
di costruzione della coalizione sociale che, pur non avendo una
ricaduta politica in senso classico, si pone l’obiettivo di ricostruire
una unità della classe (si sarebbe detto una volta), che cerca di
lavorare affinché si rimetterano al centro della politica i temi del
lavoro e del sociale, declinati oggi sulla battaglia sul reddito.
A fronte di tutto questo –
che va valorizzato e incoraggiato – sarebbe il caso di evitare polemiche
infantili. Che senso ha, da parte dei più “radicali”, fare l’elenco dei
misfatti che avrebbero fatto in passato quelli che escono dal Pd? E che
senso ha da parte di chi più ha creduto in questo progetto diffidare
chi ci ha creduto meno, quasi fosse meglio non ne facesse parte?
Valorizziamo tutti il fatto
che si è aperta una fase nuova a Sinistra. Che per la prima volta da
tanti anni si possono creare le condizioni per ripartire uniti e,
quindi, più forti. Lavoriamo tutti in questa direzione. Smettiamola di
fare i Tafazzi!
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