Al via il click day per chiedere finanziamenti con la garanzia del Fondo centrale che fa capo al ministero dello Sviluppo. Si possono ottenere fino a 25mila euro, che salgono a 35mila se sono rispettate alcune condizioni. Dopo la registrazione sul sito bisogna comunque rivolgersi a una banca o un intermediario abilitato.
Dopo mesi di attesa, partono le registrazioni online per la richiesta di finanziamenti con la garanzia del Fondo centrale per le operazioni di microcredito. Dal 27 maggio è infatti possibile, per titolari di piccole e medie imprese e lavoratori autonomi con partita Iva, prenotarsi sul sito www.fondidigaranzia.it per ottenere fino a 25mila euro. La cifra sale a 35mila euro
se sono rispettate alcune condizioni: pagamento puntuale delle ultime
sei rate e raggiungimento dei risultati intermedi stabiliti dal
contratto e verificati dall’operatore di microcredito. L’importo
finanziato va restituito con un piano di rate trimestrali della durata
di sette anni, estendibili fino a dieci se il finanziamento riguarda anche progetti formativi.
A comunicare l’avvio del “click day” è stato il ministero dello Sviluppo economico, la cui titolare Federica Guidi aveva firmato il relativo decreto ministeriale il 24 marzo.
Per l’avvio effettivo delle operazioni ci sono voluti quindi due
mesi. I 40 milioni di euro di fondi disponibili sono stati messi a
disposizione per 30 milioni dal ministero, mentre 10 milioni
derivano dai versamenti dei parlamentari del gruppo del Movimento 5 Stelle.
Una volta registrata la prenotazione on line, gli interessati dovranno andare entro cinque giorni lavorativi
presso un istituto di credito o un intermediario finanziario abilitato a
svolgere operazioni di microcredito per presentare il proprio progetto
e la relativa richiesta di finanziamento. Il ministero consiglia di
verificare preventivamente la disponibilità della banca a effettuare le
operazioni di finanziamento richieste. Per ora l’impresa o il
professionista non possono invece rivolgersi a un operatori
specializzati esclusivamente nel microcredito, perché “le procedure per
l’iscrizione dei primi operatori non sono ancora concluse”.
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