mercoledì 27 maggio 2015

Disoccupazione giovanile, anche l'Ocse gufa contro Renzi?

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L'Italia è tra i Paesi dell'area Ocse quello che registra la maggiore disoccupazione giovanile, poco più del 52% degli italiani fra i 25 e i 29 anni ha infatti un lavoro, contro una media dell'area al 73,7%. A rilevarlo è l'Ocse nel suo rapporto sui Giovani e l'occupazione diffuso oggi a Parigi. Meglio di noi fanno Spagna (58,1%) e Slovacchia (66,9%), mentre l'Olanda è in testa alla classifica con l'81,7% dei giovani occupati. Non solo, in Italia i giovani 'Neet', non occupati né iscritti a scuola o in apprendistato, sono il 26,09% degli under 30, quarto dato più elevato tra i Paesi Ocse. La crisi economica ha inciso molto anche su questo settore. All'inizio della crisi, nel 2008, erano il 19,15%, quasi 7 punti percentuali in meno.Nell'insieme dei Paesi Ocse, i giovani 'Neet' erano oltre 39 milioni a fine 2013, più del doppio rispetto a prima della crisi. Tra i giovani 'Neet' italiani, il 40% ha abbandonato la scuola prima del diploma secondario superiore, il 49,87% si Š fermato dopo il diploma e il 10,13% ha un titolo di studi universitario. La percentuale di 'Neet' è più elevata tra le femmine (27,99%) che tra i maschi (24,26%).

"Dire che il tema è ladisoccupazione è la nostra fatica quotidiana", dice Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, a commento dei dati sull'occupazione diffusi dall'Ocse. Secondo l'Ocse, l'Italia è infatti al penultimo posto (davanti solo alla Grecia) per la disoccupazione giovanile, "sono dati che confermano una cosa tristemente nota: il nostro Paese ha perso circa un quarto della sua attività produttiva" e questo - continua Camusso - "consegue uno stock di disoccupazione di lungo periodo, con quella giovanile molto alta, cui nessuna legge sul mercato del lavoro riesce a rispondere se non si mette mano agli investimenti, alla creazione di lavoro e al sistema pensionistico", ha concluso il segretario della Cgil. "Ora anche l'Ocse gufa contro Renzi? Ma la realtà è ben diversa e la verità è che questo governo le ha bucate tutte: da garanzia giovani al Jobs act. E se la crisi mette in ginocchio la nostra occupazione giovanile e quella adulta non se la passa bene il dato più drammatico sono i giovani che non studiano e non lavorano. Un vero e proprio disastro Italia", dice il responsabile lavoro di Sel, il deputato Giorgio Airaudo.

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