In un solo giorno il leghista intervistato da Corriere della Sera, Stampa, Messaggero, Avvenire e Gazzettino. Da un lato per rassicurare che i diritti esistenti non saranno toccati. Dall'altro per ribadire che non ce ne saranno di nuovi. E il vicepremier lo stoppa: "Libero di avere le sue idee, ma non sono la priorità"
Sulle dichiarazioni di Fontana interviene anche Monica Cirinnà, firmataria della legge sulle unioni civili.
“Negare l’esistenza di chi chiede diritti e riconoscimento equivale a voler oscurare dei cittadini, silenziarli, relegarli fuori dal dibattito politico e sociale”. Per la senatrice la legge sulle unioni civili ha inoltre “riconosciuto dignità e uguaglianza alle coppie gay definendole come famiglia, riconoscendo giuridicamente la loro vita familiare non escludendo la presenza di figli”. Contro Fontana anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala che conferma di proseguire la battaglia per i diritti, mentre il segretario nazionale dell’Arcigay Gabriele Piazzoni chiede la reintroduzione della delega alle Pari Opportunità, assente in questo governo, affinché “investa sulle politiche dell’uguaglianza, risolva le diseguaglianze e le discriminazioni”. E sulle esternazioni del neo ministro della Famiglia aggiunge: “Nelle ultime 24 ore abbiamo letto numerose dichiarazioni, del ministro Salvini e del ministro Fontana, che parevano tratte da un giornale di almeno mezzo secolo fa. Il furore xenofobo di Matteo Salvini, il suo rimuovere, tra l’altro con parole e concetti piuttosto confusi, l’esistenza delle famiglie omogenitoriali e soprattutto dei loro figli e figlie; il Ministro alla Famiglia che si aggrappa a quel singolare asfittico appiccicato al suo dicastero, promuovendo l’invisibilità delle famiglie arcobaleno, che sono un dato di realtà e non un’opzione”.
Dove invece potrebbe divampare la polemica, il neoministro si mostra pompiere: “Restringere il diritto all’aborto è un tema che nel Contratto non c’è, credo anche che nella maggioranza non esista una sensibilità di questo tipo. Purtroppo, a mio modo di vedere”, dichiara Fontana. “Voglio intervenire per potenziare i consultori così di cercare di dissuadere le donne ad abortire. Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà”. Già, le famiglie arcobaleno: “Per la legge non esistono in questo momento”, dice. Tuttavia, “nel programma che è stato steso con i 5 Stelle non si sono, volutamente, toccati i temi etici. E io rispetterò quel programma. Quindi le varie realtà omosessuali, Lgtb, eccetera non si devono preoccupare”.
Altro tema caro alla Lega è quello dei disabili: “La questione economica è fondamentale. Gli assegni, specie quelli per i disabili gravi, sono troppo bassi, quasi derisori. Sono problemi che lo Stato ha sempre affrontato con superficialità. Adesso si cambia. Sono certo che le risorse si troveranno”, conclude Fontana.
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