Raggi aveva memorizzato Simona Laing sul cellulare con "non rispondere".
repubblica.it GIUSEPPE SCARPA
Non è
bastato a Simona Laing risanare le casse esauste di una municipalizzata,
Farmacap. Per la Laing (dg fino ad aprile 2017) non è stato sufficiente
nemmeno far arrestare il commissario straordinario della stessa
azienda, accusato di pilotare gli appalti.
Insomma fare pulizia
e risanare i conti per la sindaca Virginia Raggi vale poco.
Il
disprezzo, da parte della prima cittadina, nei confronti di chi stava
lavorando onestamente emerge in una chat (del 5 settembre 2016) di
Telegram ribattezzata i “ 4 amici al bar” con Romeo, Marra e Frongia.
Raggi comunica agli allora fedelissimi
che ha memorizzato, sul suo telefonino, il numero di cellulare della
Laing con il nome “Non rispondere”. «Mi scrive la Laing — comunica la
sindaca ai suoi — registrata sotto il nome non rispondere» . Dopodiché
la sindaca inoltra gli screenshot dei messaggi inviati
dall’allora dg. In quella conversazione Laing comunica alla prima
cittadina l’arresto del commissario Alvaro. Raggi, perciò, dice ai suoi
che adesso ne dovranno « nominare uno nuovo». La scelta dellla giunta
comunale cade su Angelo Stefanori.
Simona Laing |
E qui si apre una nuova pagina buia
per Farmacap e per i 5 stelle al Comune.
Stefanori si inventa una
quantità infinita di bugie sul conto della Laing ( difesa dall’avvocato
Donatella Amicucci), con tanto di denunce per corruzione, con il
risultato di cacciarla via.
Dal Campidoglio nessuno interviene. Ma se sul fronte politico niente si muove sul fronte giudiziario accade l’imponderabile. Il pm Nadia Plastina indaga sulla Laing e l’ex dg esce totalmente pulito dalle accuse infamanti mosse da Stefanori. Ma non è tutto. Il pm nel decreto di archiviazione, a carico della Laing, tesse le lodi dell’ex dg: “Gestione virtuosa della partecipata che aveva da anni vissuto un pericoloso squilibrio finanziario”.
Dal Campidoglio nessuno interviene. Ma se sul fronte politico niente si muove sul fronte giudiziario accade l’imponderabile. Il pm Nadia Plastina indaga sulla Laing e l’ex dg esce totalmente pulito dalle accuse infamanti mosse da Stefanori. Ma non è tutto. Il pm nel decreto di archiviazione, a carico della Laing, tesse le lodi dell’ex dg: “Gestione virtuosa della partecipata che aveva da anni vissuto un pericoloso squilibrio finanziario”.
Le cose invece vanno a finire malissimo per
l’attuale commissario che ora rischia il processo per calunnia e minacce
proprio nei confronti della Laing.
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