JIN JIYAN AZADÎ BIJÎ BERXWEDANA EFRÎN
Comunicato stampa del YPJ
Siamo venute nel nord della Siria per unirci alla rivoluzione delle donne, per sostenere e imparare dal popolo, per partecipare alla costruzione della Confederalismo democratico della Siria settentrionale e alla lotta contro Daesh. YPJ è stata in prima linea in questa guerra, ma l'imminente sconfitta di Daesh non è la fine della nostra lotta. In Siria molti gruppi stanno cercando di minacciare la società democratica. Ahrar al Sham e Al Qaeda sono ancora presenti nella regione, potrebbero non diffondere video sulla rete delle loro crudeltà, ma non sono diversi da Daesh. Questi sono membri del cosiddetto esercito libero siriano che la Turchia sostiene, mentre mandani jet che stanno uccidendo i civili a Efrin.
Chiediamo a tutti di
alzare la propria voce contro questi attacchi e ai governi della
Coalizione internazionale contro Daesh per dare a Erdogan un ultimatum e
fare tutto il possibile per difendere la popolazione della Siria
settentrionale. I Paesi della Coalizione Internazionale non possono
rimanere in silenzio e voltare le spalle a quelli che hanno combattuto
coraggiosamente per la libertà e hanno vinto. La dittatura di Erdogan ha
già causato così tanti morti, la comunità internazionale deve
condannare le sue politiche e rompere tutti i rapporti con il suo
governo fascista. Chiediamo anche alla popolazione turca di esprimersi
contro questo massacro.
Riteniamo che gli attacchi dello Stato turco siano un attacco alla nostra libertà di donne. Negli ultimi sette anni è stata costruita una rivoluzione femminista, di cui l'YPJ è solo una piccola parte. Abbiamo preso i nostri posti in tutti gli ambiti della vita, ripristinando l'uguaglianza e costruito l'empowerment come diritto storico di ogni donna. Quando prendiamo le nostre armi contro lo Stato turco e le sue marionette, non stiamo solo combattendo a fianco del popolo di Efrin, ma anche con tutte le donne del mondo.
La Siria settentrionale ci mostra che una società veramente equa e democratica è possibile se continuiamo a combattere per essa e lo faremo.
JIN JIYAN AZADÎ
BIJÎ BERXWEDANA EFRÎN
Riteniamo che gli attacchi dello Stato turco siano un attacco alla nostra libertà di donne. Negli ultimi sette anni è stata costruita una rivoluzione femminista, di cui l'YPJ è solo una piccola parte. Abbiamo preso i nostri posti in tutti gli ambiti della vita, ripristinando l'uguaglianza e costruito l'empowerment come diritto storico di ogni donna. Quando prendiamo le nostre armi contro lo Stato turco e le sue marionette, non stiamo solo combattendo a fianco del popolo di Efrin, ma anche con tutte le donne del mondo.
La Siria settentrionale ci mostra che una società veramente equa e democratica è possibile se continuiamo a combattere per essa e lo faremo.
JIN JIYAN AZADÎ
BIJÎ BERXWEDANA EFRÎN
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