A Palermo
nel cuore del centro storico, nei pressi dei mercatini di via Maqueda,
numerosi giovani ogni settimana si allenano negli spazi aperti tra i
murales di Che Guevara e di Muhammad Ali, saltando la corda, correndo e tirando di pugno.
I locali sono quelli di San Basilio e i giovani in questione sono gli atleti della Palestra Popolare. All’interno, di fronte al ring impressa sui muri spicca la scritta: “Non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta”.
Tra di loro Carlo Bentivegna, pugile professionista, allenato dal tecnico Luigi Spera, che a maggio nel capoluogo siciliano, proverà a conquistare il titolo italiano dei Superleggeri.
Bentivegna, che vanta un record di 13 vittorie e una sola sconfitta, dovrà affrontare Massimiliano Ballisai,
pugile piemontese di Venaria Reale, di due anni più giovane ma con
all’attivo ben 25 incontri per un totale di 20 vittorie e 5 sconfitte.
Un rivale dunque più esperto, vincitore già in passato di due titoli: un
Titolo del Mediterraneo IBF e un Titolo italiano nella categoria
inferiore dei Leggeri.
“Sarà
una preparazione lunga e complessa”, dichiara il Maestro Spera:
“aspettavamo da tanto questa occasione e per noi poter disputare un
incontro di questa importanza nella nostra Palermo è un grande onore.
Faremo di tutto per portare qui a casa quella cintura”.
“Abbiamo
aspettato tanto questo momento e finalmente è arrivato” dice Bentivegna
” il mio avversario è molto forte ed abituato a disputare incontri
titolati, ma io avrò dalla mia parte la carica e il calore del mio
pubblico e la voglia di rivalsa che contraddistingue noi Siciliani”.
Sul
ring Bentivegna potrà contare quindi sul tifo cittadino e in particolar
modo dei suoi compagni con cui da anni ha intrapreso un comune percorso
sportivo e culturale.
La
Palestra Popolare è nata infatti dal desiderio di praticare sport in
contesti slegati da logiche di mercato, dalla pura finalità estetica e
dalla cultura dell’apparire. Agli antipodi rispetto ai modelli
stereotipati di salute e bellezza proposti da numerosi centri fitness,
da raggiungere spesso anche con mezzi artificiali, si è fatta fin da
subito portatrice di una filosofia sportiva ben diversa.
Uno
sport che come approccio ha la fissazione di obiettivi individuali e di
gruppo e che richiede una partecipazione collettiva; che abbatta le
distinzioni di genere, il concetto di razzismo, di sessismo e non si
faccia imbrigliare dalle pure logiche di mercato come è avvenuto in
maniera evidente nel calcio professionistico.
La
vittoria sportiva di un ragazzo della Palestra Popolare è una vittoria
di tutta la comunità che vive e frequenta i suoi locali. Un luogo dove
si allenano anche tanti ragazzi del quartiere: i prezzi associativi sono
popolari, ma può capitare talvolta che chi non è economicamente in
grado di farvi fronte si rifà aiutando il gruppo nei piccoli interventi
di manutenzione, dando una mano nella gestione.
A maggio Bentivegna proverà a vincere anche per loro.
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