mercoledì 24 gennaio 2018

"Potere al popolo, la forza della militanza. Che si batterà per il lavoro e i diritti". L'intervista di Viola Carofalo alla Dire

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"Non siamo populisti, ci definiamo popolari: andiamo al sodo delle questioni che ci sembrano centrali per le persone e cioe' lavoro, diritti, ambiente e no alle discriminazioni". Non ha dubbi Viola Carofalo nel definire in un'intervista all'agenzia Dire il movimento Potere al Popolo, di cui e' capo politico.

"Spesso si parla alla pancia delle persone - aggiunge -: si fa gioco sul razzismo, sui piu' bassi istinti. Noi vogliamo parlare alla testa e al cuore delle persone e dire che puo' esistere n'Italia solidale, piu' equa, piu' giusta dove non si venga sfruttati sul lavoro, dove non si discrimini per il colore della pelle, dove non si alimenti l'odio per chi sta peggio di te. Ma dove si cerchi una solidarieta' tra persone che vivono condizioni analoghe". Quindi diversi dai partiti considerati oggi populisti, il Movimento Cinque Stelle, e la Lega Nord.
Sul tema della cittadinanza agli stranieri, avversato dalla destra leghista, Carofalo spiega la posizione di Potere al Popolo. "Le persone che nascono italiane sono italiane, a tutti gli effetti. Nessun uomo deve essere considerato clandestino, tantomeno chi nasce in questo Paese". Nessuna spinta verso i 'no euro', "il tema del referendum non si pone, piuttosto - commenta Carofalo - c'e' la questione dei trattati. Se ci chiedessero di poterci esprimere sui trattati saremo favorevoli, intanto perche' sarebbe un esercizio di quello che chiamiamo potere o sovranita' popolare".


"La necessita' da cui partiamo e' quella di ricostruire una sinistra radicale: ci sembra che in Italia non ci sia, che si siano persi ragionamenti su questi cruciali come il lavoro, la solidarieta' sociale, la difesa dell'ambiente, la lotta alle discriminazioni", aggiunge.

Lavoro e diritti sono i punti centrali del programma di Potere al Popolo, riassunti da Carofalo nel corso dell'intervista all'agenzia Dire.
"Il lavoro deve essere stabile e non precario", precisa la ricercatrice, secondo cui vanno abolite tutte le riforme approvate dai governi degli ultimi 20 anni "dal Jobs Act alla riforma Fornero, dal pacchetto Treu alle riforme che hanno peggiorato le condizioni dei lavoratori e degli sfruttati di questo Paese". Al Sud "tutte le contraddizioni che viviamo nel Paese, dalla sanita', al lavoro, alla scuola, si vivono doppiamente. Partiamo dai territori - riflette Carofalo - che da troppo tempo sono stati abbandonati". E quello che chiede Potere al Popolo e' un governo che sia finalmente attento "ai diritti sociali".

"Dalla Buona Scuola ai tagli inflitti alla sanita': bisogna fare marcia indietro - spiega il candidato premier - e andare avanti verso un nuovo Stato sociale in cui tutti abbiano la possibilita' di essere curati, di avere accesso a una istruzione adeguata, a una vita degna. Che e' quello che non ci e' stato dato negli ultimi anni".

Il metodo di selezione dei candidati di Potere al popolo, poi, e' uguale in tutto il Paese: non il web, modus operandi del Movimento 5 Stelle, ne' le segreterie di partito, come avviene nelle formazioni politiche tradizionali. "Potere al Popolo ha scelto i suoi candidati in Italia nelle assemblee territoriali; ogni territorio sara' rappresentato da chi ne e' stato il principale portavoce di lotte e battaglie". Viola Carofalo conclude. "I nostri candidati sono principalmente provenienti da realta' di base, da comitati dal basso, da sindacalisti. Uno tra tutti, Giorgio Cremaschi - dice la candidata premier - un nostro candidato e un sindacalista molto attivo e radicale". La lista di Potere al Popolo sara' nazionale "saremo in tutte le grandi citta', da Nord a Sud, e siamo in dirittura d'arrivo quasi dappertutto per la raccolta delle firme utili a presentare la lista. Gli altri avranno nomi eccellenti, grandi appoggi e sponsor. Noi abbiamo la forza di attivisti e militanti che sono stati con noi, ai banchetti, a raccogliere firme".

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