sabato 3 giugno 2017

Guerre nel Mondo. Il Pentagono ammette: "Uccisi per errore oltre 300 civili in due mesi in Siria e Iraq".

Una ong accusa Trump.


hp.it - Repubblica.it
L'offensiva americana in Siria e Iraq ha ucciso più civili tra marzo e aprile 2017 che negli anni precedenti. È quanto emerge dall'ultimo rapporto diffuso dal dipartimento della Difesa statunitense, secondo cui tra marzo e aprile di quest'anno le "vittime collaterali" dei raid della coalizione a guida Usa sono state 332, contro i circa 150 morti da agosto 2014, ovvero dall'inizio dell'operazione Inherent Resolve contro lo Stato Islamico.
Scrive Repubblica.it:
Qualcosa nell'offensiva militare deve essere cambiato. Secondo alcune organizzazioni non governative come AirWars, osservatorio sulle operazioni militari in Siria e Iraq guidato da un gruppo di giornalisti, gli Stati Uniti avrebbero abbassato gli standard di sicurezza utilizzati per difendere i civili durante gli attacchi per la liberazione delle zone controllate dall'Isis.

La coalizione, tuttavia, rifiuta le accuse mosse da AirWars e spiega l'aumento delle vittime con l'intensificarsi delle operazioni condotte su territori densamente abitati, e quindi a maggior rischio per i civili.
Non solo: per AirWars sarebbe da rivedere al rialzo anche il numero di vittime dichiarato dal Pentagono. Per la Difesa Usa 484 in tre anni, per l'Ong almeno 3817.

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