La crisi ci ingegna un po’ tutti, risveglia in noi il senso di condivisione, la preoccupazione legata allo spreco, al risparmio economico, al consumo etico. Riuso, ecologia, tutela dell’ambiente, diventano sempre più valori sociali. È così che fioriscono idee, incontri, scambi e fortunatamente doni. Le nostre case sono piene di beni inutilizzati che possono essere riciclati, un oggetto che non usiamo più se ancora in buono stato, non vuol necessariamente dire che ha finito il suo ciclo di utilità, per questo con un pizzico di buona volontà e poco impegno, anziché buttarlo, possiamo decidere semplicemente di regalarlo, perché possa trovare nuova vita e continuare ad essere utile ad altre persone per una qualità migliore della vita. Questa l’idea che è alla base di “ Te lo regalo se vieni a prenderlo ” gruppo facebook fondato nel 2011 in Ticino da Salvatore Benvenuto, che ha trovato anche ispirazione dal video “ La storia delle cose ” in cui Annie Leonard spiega qual è il problema della corsa al consumismo iniziata negli anni ’50 e come il ciclo dell'uso e dello smaltimento delle cose, abbia un enorme impatto sulla nostra vita. Non è un baratto, neanche una compravendita online, “ Te lo regalo se vieni a prenderlo ” è, per dirla correttamente, un affare di doni, che però non vanno consegnati alla persona ma è chi riceve che si impegna a ritirare personalmente l’oggetto.
Il gruppo vanta una vera e propria comunità sociale intorno alla quale ruotano oltre 210 mila persone ed è presente in tutta Italia con una serie di pagine specifiche regionali, prime cinque ad oggi per adesione: la Sardegna con quasi 27 mila membri, il Lazio (26 mila), la Lombardia (21 mila), la Toscana (20 mila) e la Liguria (16 mila iscritti).
Ma come funziona? Il Gruppo è chiuso quindi è necessario chiedere l’iscrizione. Inserire un annuncio è facile, basta proporre in bacheca la foto o il video del regalo, con descrizione dettagliata e luogo d’interesse. Tra i criteri di scelta a chi affidare l’oggetto, si possono considerare se: il richiedente abita nei pressi del domicilio di chi offre; è una persona che si conosce; qualcuno che ha donato molto nel gruppo o ha un profilo trasparente (in questo modo l’utente collabora a mantenere vivo lo scopo del progetto ostacolando chi intende farne un uso improprio). Ogni persona deve sentirsi libera di donare a chi desidera. Gli annunci possono essere sia una offerta che una richiesta. Per rispetto di tutti i partecipanti al progetto, gli amministratori chiedono di scrivere in bacheca e non privatamente, questo permette di verificare eventuali abusi da parte di alcuni utenti. L'offerente che riceve un messaggio privato da un utente che cerca di aggiudicarsi l'oggetto, dovrebbe segnalarlo agli amministratori. Associazioni ed enti non possono partecipare (a meno che rappresentate da una persona con profilo privato). La bacheca accoglie solo annunci di cerco/offro in regalo, null’altro e non si possono pubblicare dati personali. Per condividere opinioni, post, eventi e qualsiasi altra informazione che può essere utile a far crescere il progetto gli ideatori hanno creato anche la pagina “ Amici di Te lo regalo se vieni a prederlo ” spazio in cui potersi esprimere per socializzare, fare riflessioni o chiedere consigli.
“Essere una risorsa per gli altri” regalare oggetti che possono ancora vivere, diminuire l'inquinamento evitando le discariche (dove spesso si trovano oggetti funzionanti o ancora in ottimo stato), favorire uno sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economico) e costruire un contesto più collaborativo e socialmente evoluto, contrapposto al modello competitivo a cui siamo stati educati, sono questi i principi per cui provare. In generale le pagine promuovono “collaborazione e stima reciproca” cercando di vanificare ogni forma di opportunismo, anche se non si possono escludere a priori casi in cui il dono è stato trasformato in oggetto di vendita. Donare e ricevere, dinamiche di gratuità che una volta erano usuali ma che oggi hanno bisogno di essere rispolverate e perché no rimodernate. (slup)
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