Alla fine, la sera del 22 luglio, prima che il governo mettesse la fiducia sul "decreto del Fare", lacommissione Affari Costituzionali e Bilancio ha riscritto correttamente la norma sulla liberalizzazione del Wi-Fi.
Il nuovo e definitivo testo recita così: "L'offerta di accesso alla rete internet al pubblico tramite rete WIFI non richiede l'identificazione personale degli utilizzatori".
"Quando l'offerta di accesso non costituisce l'attività commerciale prevalente del gestore del servizio, non trovano applicazione l'articolo 25 del codice delle comunicazioni elettroniche di cui al decreto legislativo 1° gennaio 2003, n.259 e successive modificazioni, e l'articolo 7 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, e successive modificazioni"
E' stata cancellata la parte che prevedeva l'obbligo di tracciare il Mac Address dell'utente, associandolo all'indirizzo IP in uno speciale registro.Il gestore adesso non è tenuto più ad alcun obbligo, né a conservare dati dell'utente.
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