mercoledì 31 luglio 2013

Legambiente: inquinato da batteri fecali il 51 per cento dei laghi italiani


Il 51% dei campioni prelevati da 16 laghi italiani risulta inquinato, con una carica batterica al di sopra dei limiti previsti dalla legge. È il risultato di Goletta dei Laghi, campagna nazionale di Legambiente, per la salvaguardia e la valorizzazione dei bacini lacustri, La campagna ambientalista quest'anno ha visitato dieci regioni italiane e ha svolto il monitoraggio scientifico in 16 laghi realizzando oltre 100 campionamenti, di cui il 51% è risultato inquinato a causa di un'elevata concentrazione di batteri fecali. Tra i laghi del nord, sono stati sette i bacini monitorati dai tecnici di Legambiente tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige: Garda, Iseo, Como, Lugano, Maggiore, Varese e Viverone. Un totale di 73 punti monitorati, di cui ben 44 sono risultati inquinati o fortemente inquinati. Nel Lazio sono passati all'esame dei tecnici di Legambiente 7 bacini lacustri tra le provincie di Roma (Bracciano e Albano), Viterbo (Bolsena e Vico), Rieti (Salto e Turano) e Latina (Posta Fibreno). Su un totale di 23 punti campionati, il 34%, sono risultati contaminati dalla presenza di scarichi fognari non depurati.
Infine in Umbria, dove sono stati monitorati il Trasimeno (Pg) e Piediluco (Tr), su 8 prelievi solo 1 ha superato i limiti previsti dalla normativa.

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