“Leggo su La Repubblica on line – afferma Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino – le incredibili affermazioni di Stefano Esposito, senatore Pd, pasdaran Si-Tav di Torino, che dopo aver denunciato di aver ricevuto una lettera intimidatoria, firmata con la stella a cinque punte che ricorda quella delle Brigate Rosse annota che “queste persone sono legittimate da alcuni partiti, forze politiche e personaggi: Cinque Stelle, Vendola e Rifondazione Comunista che parla di occupazione militare”. E più oltre, a proposito dell’attivista No-Tav che aveva denunciato violenze e molestie subite da parte della polizia: ”si è inventata tutto…hanno fatto bene a manganellarla”.
Al di là di essere ferocemente contrari – superfluo dirlo e ribadirlo– a qualsiasi intimidazione o lettere anonime di minaccia nei confronti di chicchessia come forma di lotta politica, quelli di Esposito sono accostamenti e esternazioni semplicemente deliranti, non molto dissimili a talune farneticazioni dei Calderoli o dei Borghezio di turno, che dicono di quanto sia caduta pericolosamente in basso la funzione politico-istituzionale impersonata da alcune figure politiche.
Il minimo che possa fare il Pd è di dissociarsi da queste affermazioni insultanti, politicamente folli, irresponsabili – possono essere queste il rivolto della medaglia di una assurda, esecrabile lettera minatoria? No di certo! –il cui unico risultato è di buttare benzina sul fuoco, di imbarbarire lo scontro politico.
Il Pd chieda altresì ad Esposito come minimo di scusarsi o, in caso contrario, com’è stato in altre circostanze, di dimettersi dal partito”.
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