sabato 27 luglio 2013

Pensioni d'oro salve, Spi-Cgil: "Subito restituito il contributo di solidarietà. Che solerzia!"

''E' davvero impressionante la solerzia con cui in questo paese ci si affretta a restituire soldi ai ricchi mentre si dice sempre che mancano le risorse per aiutare le persone piu' in difficolta', come i lavoratori in cassa integrazione, i pensionati con un reddito medio-basso e i giovani che non hanno un'occupazione". E’ al veleno la reazione del segretario generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone, alla notizia che la restituzione da parte dell'Inps del contributo di solidarieta' per le pensioni d'oro è stato effettuato ad una manciata di giorni dalla sentenza della Corte costituzionale.”La restituzione del contributo – aggiunge Cantone - continua a non convincerci, anche perché non é stato utilizzato lo stesso metro di giudizio quando è stata bloccata la rivalutazione delle pensioni sopra i 1.200 euro per ben due anni. Registriamo quindi che ancora una volta in questo paese i ricchi non piangono''.
La Corte Costituzionale nei giorni scorsi ha dichiarato l'illegittimità (sentenza n. 116/2013) della normativa che aveva istituito, a decorrere dal primo agosto 2011 e fino al 31 dicembre 2014, un contributo di perequazione sui trattamenti pensionistici i cui importi risultino complessivamente superiori a 90 mila euro lordi annui. L'Inps ne ha immediatamente interrotto l'applicazione provvedendo alla restituzione della quota ai titolari delle pensioni d'oro. L'istituto dovrà ridare in dietro circa 40 milioni l'anno. Tra i 90mila ed i 150mila euro il contributo era fissato al 5%, tra i 150mila ed i 200mila euro saliva al 10%, oltre i 200mila euro era pari al 15%. La Consulta ha giudicato questa norma in contrasto con gli articoli 3 e 53 della Costituzione, rispettivamente sul principio di uguaglianza e sul sistema tributario.

Per il segretario del Prc, Paolo Ferrero, lo stop al contributo sulle pensioni d'oro e il via alla restituzione dell'importo trattenuto nel 2013 "è una vergogna avvenuta perchè il governo Monti ha voluto esattamente questo: ha fatto un provvedimento sbagliato proprio per farselo bocciare e lasciare inalterati i privilegi". "Redistribuire, in ambito pensionistico, sarebbe perfettamente costituzionale e legale - aggiunge Ferrero -. Noi chiediamo appunto questo: di mettere un tetto alle pensioni d'oro a 5mila euro al mese, eliminando i cumuli pensionistici ed utilizzare quelle risorse per aumentare le pensioni basse".

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