Non serve una legge qualunque, ora serve immediatamente una legge che riporti democrazia e libertà nel mondo del lavoro, contro il monopolio di Cgil, Cisl e Uil e le discriminazioni delle aziende che sino ad oggi continuano a scegliere i propri interlocutori sindacali per sottoscrivere accordi e contratti sempre peggiori per i lavoratori.
Serve una legge che riporti in primo piano non gli interessi dei sindacati che "collaborano" ma i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che devono e possono esprimersi liberamente e decidere da chi essere rappresentati sindacalmente.
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