venerdì 26 luglio 2013

Colloquio di lavoro. Ansie e strategie degli italiani

(Labitalia) - Il colloquio è la fase cruciale della selezione per un posto di lavoro. A pensarla così è il 52,8% degli italiani, che lo definisce infatti come il momento in cui ci si gioca il tutto per tutto. Dare il meglio di sé davanti ai potenziali capi è, quindi, fondamentale e per questo il 62% afferma di dedicare tempo alla preparazione del colloquio. E' quanto emerge da un sondaggio condotto da InfoJobs.it, la principale realtà italiana ed europea nel settore del recruiting online, che ha voluto indagare su quali siano gli atteggiamenti più diffusi tra gli aspiranti lavoratori.  
Si scopre così che il 46,7% legge tutto ciò che trova sull'azienda, il 12,8% cerca informazioni non ufficiali in rete o tra i conoscenti, mentre un esiguo 2,7% ammette di prepararsi anticipatamente un discorso per non farsi cogliere dal panico. C'è comunque chi decide di ricorrere all'arte dell'improvvisazione, il 37,9% si affida infatti al proprio istinto. 
Per fare buona impressione, però, essere preparati non basta: si dimostra fondamentale anche l’abbigliamento. Il 56,3% degli utenti di InfoJobs.it, infatti, durante il colloquio preferisce lo stile molto formale, contro un 39,5% che sceglie invece di vestire i soliti panni per rispecchiare la propria indole. Infine, non mancano gli scaramantici che svelano di indossare sempre un capo o un accessorio porta-fortuna (4,3%).  
Superata la preparazione e l'impatto della prima impressione, le preoccupazioni degli italiani si spostano sul contenuto vero e proprio del colloquio. Le domande che spaventano di più e che gli intervistati non vorrebbero mai sentirsi porgere sono quelle relative alla propria situazione sentimentale (32,8%) e quelle relative ai motivi per i quali bisognerebbe essere assunti (38,4%).


La tensione può giocare brutti scherzi e davanti a una domanda inaspettata è facile trovarsi in evidente difficoltà: come reagiscono gli aspiranti lavoratori in queste situazioni? Per il 40% del campione intervistato, la soluzione migliore consiste nel chiedere all'esaminatore di riformulare la domanda per tentare di capire meglio la richiesta e prendere tempo, mentre solo il 3% sostiene che ammettere il proprio nervosismo e scusarsi sia la cosa migliore da fare in queste situazioni. Il 25%, invece, preferisce rispondere subito in ogni caso, per non correre il rischio di sembrare insicuro. 

Davanti ad alcune domande, tuttavia, la prontezza di spirito potrebbe non bastare: quando gli esaminatori decidono di voler testare la capacità di reazione degli intervistati, è possibile trovarsi a dover far fronte a quesiti alquanto inconsueti che spiazzano il malcapitato. Tra le richieste più strane e degne di nota riportate dai candidati, se ne trovano di ogni tipo, da quelle 'logico-scientifiche', come 'quanta acqua c'è nel lago di Como?' o, ancora, 'quanto pesa un carro armato?', a quelle che tendono invece a indagare sulla vita del colloquiante e sulle sue abitudini in ufficio, ad esempio: 'quante volte si alza in media per andare in bagno o per bere il caffè?'. Sembra, quindi, che chi si presenta a un colloquio di lavoro debba essere preparato ad ogni evenienza, anche a richieste curiose e insolite. 

L'immagine che emerge dal sondaggio è quella di un candidato pronto che cerca di dare il massimo contando principalmente sulla propria preparazione. Quest'ultima impressione è confermata dal fatto che ben l'82% degli intervistati non porta le lettere di referenze dei propri ex datori di lavoro. Il 20,6% degli scettici è convinto che le referenze non contino nel processo di selezione, mentre il 61,4% non le porta perché non le ha mai richieste. 

"Oggi il mercato del lavoro è sempre più esigente e agli aspiranti lavoratori si richiede serietà, professionalità e proattività. I risultati del sondaggio condotto da InfoJobs.it confermano che i candidati italiani si stanno muovendo nella giusta direzione, mostrandosi sensibili alle necessità dei datori di lavoro", afferma Anna Maria Mazzini, Marketing Manager di InfoJobs.it. "La preparazione al colloquio - conclude - è fondamentale e segna il primo passo verso l'impiego. E' per questo che InfoJobs.it ha deciso di condurre il sondaggio in oggetto, per offrire ai propri utenti, e non solo, utili spunti di riflessione sull'atteggiamento da tenere in uno dei momenti più importanti nella ricerca del lavoro". 

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