martedì 16 luglio 2013

La crisi fotografata dai dati Ocse e Istat Ocse, perderemo altri posti di lavoro


Nell'ultimo anno, la disoccupazione in Italia è cresciuta a un ritmo più elevato rispetto all'insieme dell'Unione europea, ed è ora "un punto percentuale piu' elevata" della media dei Paesi dell' Unione. Lo scrive l'Ocse nel suo Employment Outlook, precisando che a metà 2012 il dato italiano era invece "in linea con la media".
rainews24.it
A fine maggio, la disoccupazione nel nostro Paese ha toccato quota 12,2%, dopo un aumento "quasi continuo" nei due anni appena trascorsi.
La precarietà è maggioranza Oltre la metà dei lavoratori italiani under 25, il 52,9%, ha un lavoro precario. Lo calcola l'Ocse nel suo Employment outlook, basato su dati di fine 2012. La percentuale di precari è quasi raddoppiata rispetto al 2000, quando erano il 26,2%.
Unaq busta paga, miraggio per milioni di giovaniLa disoccupazione crescerà ancora La disoccupazione in Italia continuerà ad aumentare per quest'anno e il prossimo, e nell'ultimo trimestre del 2014 arriver… al 12,6%, contro il 12,2% di fine maggio 2013. Lo prevede l'Ocse, nel suo Employment outlook.
Funzionerà la riforma Fornero La riforma Fornero "dovrebbe migliorare la crescita della produttività e la creazione di posti di lavoro nel futuro", grazie in particolare al nuovo art.18 che riduce la possibilità di reintegro in caso di licenziamento, rendendo le procedure di risoluzione più rapide e prevedibili. Lo scrive l'Ocse nel suo Employment outlook.

PensionatiI dati Inps dicono che nel 2012 circa 7,2 milioni di pensionati (il 45,2% del totale) avevano un reddito da pensione inferiore a 1.000 euro. Lo si legge nel rapporto annuale Inps nel quale si rileva che se si escludono gli ex dipendenti pubblici il 47,2% degli assegni (non quindi i beneficiari che possono avere piu' di una pensione) era sotto i 500 euro.

Cassa integrazione Nel 2012 sono stati autorizzati 1,1 miliardi di ore di cassa integrazione (+12% sul 2011) per oltre 1,6 milioni di lavoratori interessati (+28,5%). Lo rileva l'Inps nel suo rapporto annuale sottolineando che la spesa totale per le prestazioni e' stata pari a 6,2 miliardi di euro (compresa la copertura per la contribuzione figurativa).

Nessun commento:

Posta un commento