Nessun'intesa sull'elezione della pasionaria del Pdl alla vicepresidenza di Montecitorio. La conferenza dei capigruppo si divide ed è l'Aula a decidere per il rinvio con il voto dei deputati di maggioranza. La 'candidata': "Nessun passo indietro, Alfano l'ha confermato". Brunetta: "No a candidati alternativi".
Lei: "Questa maggioranza non decide nulla"
Questa mattina Renato Brunetta aveva posto la questione delle candidature: "E' possibile presentare candidature alternative quando le cariche da eleggere sono chiaramente 'destinate'?", ha chiesto il capogruppo Pdl alla Camera. "Non è una nuova elezione - ha precisato - ma un 'rabbocco': noi sostituiamo Lupi, il Pd sostituisce un segretario d'Aula divenuto sottosegertario. Per questo porremo alla presidente Boldrini una questione procedurale e di regolamento, se è corretto che altre forze diverse da queste facciano una sorta di concorrenza in voto segreto". Per poi ribadire: "Il nostro candidato è e rimane assolutamente Daniela Santanchè".
A commentare il rinvio interviene anche Roberta Lombardi, deputata Cinque Stelle: "Modello unico dell'inciucio. Questi buffoni, che richiamano la prassi quando fa comodo e la disattendono disinvoltamente quando è a loro sfavore, non hanno trovato l'accordo su Frau Blucher Santanchè - scrive su Facebook - ed hanno votato per rimandare l'elezione del vicepresidente della Camera. Il Pd in più se la prende con i soli suoi due deputati che hanno votato contro il rinvio".
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