martedì 2 luglio 2013

Crisi, Zanonato: siamo al punto di non ritorno. Squinzi a Saccomanni: "Non vedo ripresa"

Zanonato (Ministro Sviluppo Economico): siamo al punto di non ritorno. Saccomanni (Ministro Economia): "Andiamo verso la ripresa". Squinzi (Presidende Confindustria): "Grande stima, ma non è vero".

Il presidente degli industriali replica al titolare dell'Economia che si mostra fiducioso: "Trimestre di transizione verso il recupero". Preoccupato il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato: "Siamo a un punto di non ritorno".

MILANO - Botta e risposta ravvicinato tra il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni e il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. L'ex direttore generale di Bankitalia "da economista" legge un secondo trimestre di transizione "prodromico ad un consolidamento della ripresa, anche grazie alle misure che sono state prese. Credo che una luce un po' più positiva la stiamo vedendo in questi giorni". Secca la replica del numero uno degli industriali: "Io stimo moltissimo Saccomanni, ma in effetti la luce non la vedo ancora. Maggio è meglio di aprile, giugno di maggio, ma la produzione industriale a giugno è in calo dell'1,7% su base annua, ci stiamo stabilizzando sul fondo e verso fine anno credo che ricominceremo la risalita". Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato che vede un Paese al "punto di non ritorno".

E mentre Saccomanni promette "un'accelerazione sul pagamento dei debiti della pubblica amministrazione" ma con qualche distinguo ("Siamo il Paese dei falsi invalidi, dei falsi ciechi, ci sarà pure qualche falso creditore", il commento) e si dice favorevole a una riduzione della pressione fiscale, Squinzi replica: "Bisogna mettere mano veramente alla legge di delega fiscale. Il Paese vive una situazione di abuso di diritto fiscale". Di più, gli industriali chiedono al governo un gesto forte: "E' questo che deve fare il
governo Letta, rischiamo il prossimo anno di avere una risalita dello 0,3% o dello 0,4%, che non risolve i nostri problemi, una disoccupazione al 12% e al 38-40% per i giovani. Per ricreare occupazione vera - ha aggiunto Squinzi - serve una crescita minimo al 2-3%".

Zanonato, intanto, rilancia sul congelamento dell'aumento dell'Iva al 22%. "Abbiamo l'obiettivo di eliminarlo definitivamente, dopo il rinvio di tre mesi" ha detto intervenendo all'assemblea annuale dell'Ania, prima di analizzare la congiuntura economica che ha travolto il Belpaese: "Siamo impegnati in una corsa contro il tempo per dare speranza alla nostra economia", ha commentato. Di fronte alla platea degli assicuratori, Zanonato ha condiviso l'allarme accorato lanciato dal presidente Aldo Minucci: "Stiamo attraversando una grave crisi e siamo arrivati a un punto di non ritorno. Anche piccoli e sporadici segnali positivi non sono sufficienti".

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