infosannio.wordpress.com(Cristina Marrone Corriere della Sera)
Nei casi più gravi, se l’ infezione si diffonde nel basso tratto
respiratorio, è possibile che compaiano gravi polmoniti (secondo le
stime nel 15% dei casi) che possono portare a insufficienza respiratoria
acuta. Il virus può diffondersi fino ai reni e causare così
insufficienza renale.
Non esiste un trattamento specifico per la
malattia ma gli studi su potenziali terapie si moltiplicano. In una
manciata di casi pazienti gravi sono stati trattati con successo con
farmaci antivirali usati contro l’ Hiv ed Ebola.
In altre situazioni sono stati somministrati farmaci
antimalarici, ma i ricercatori sono per ora cauti perché non esistono
dati su larga scala.
Quando la malattia provoca polmoniti virali
particolarmente gravi si può prendere in considerazione l’ uso dell’
Ecmo, l’ ossigenazione extracorporea, una tecnica di rianimazione che
supporta le funzioni vitali attraverso l’ ossigenazione del sangue (in
Italia esistono 14 strutture ospedaliere che dispongono di questi
dispositivi).
Il periodo di incubazione, cioè il tempo che
intercorre tra l’ esposizione al coronavirus 2019-nCoV e il manifestarsi
dei sintomi della malattia è stimato tra i 2 e i 14 giorni (con una
media di 5,5), più lungo di una normale influenza (1-3 giorni). Questo
significa che può essere difficile identificare e isolare i pazienti che
hanno già contratto il virus ma che ancora non mostrano sintomi.
La maggior parte delle persone colpite dal
coronavirus guarisce. I pazienti vengono dimessi quando i sintomi
spariscono, la temperatura rientra in un range normale per almeno tre
giorni e i test sono negativi per almeno due volte a distanza di 24 ore.
È però prematuro parlare di immunità persistente,
cioè la sicura impossibilità di episodi di malattia successivi al primo.
In genere dopo un’ infezione da virus vengono prodotti anticorpi con
effetto protettivo. Tuttavia gli anticorpi potrebbero non durare così a
lungo e i guariti potrebbero essere ancora a rischio di infezione.
Sussiste poi l’ incognita di possibili mutazioni.
In edicola, gratis con il Corriere della Sera ,
sarà disponibile un numero speciale di Corriere Salute interamente
dedicato al coronavirus. Oltre alle informazioni di carattere tecnico
(modalità di trasmissione, precauzioni per proteggersi, metodologie
adottate per la diagnosi) sono stati realizzati servizi sulle
prospettive per la realizzazione di vaccini o di farmaci per contrastare
l’ epidemia, sulle strategie in materia di salute pubblica poste in
essere dalle organizzazioni internazionali, a partire dell’
Organizzazione Mondiale della sanità, e nazionali.
Un approfondimento è dedicato al cosiddetti spillover
, cioè il passaggio dei virus dagli animali all’ uomo, all’ origine di
quasi tutte le epidemie più importanti, come per esempio quella dell’
Hiv. Diverse pagine sono state infine riservate al confronto fra l’
epidemia sostenuta da questo coronavirus e quelle precedenti, sia in
termini medici (livello di contagiosità, indice di letalità eccetera),
sia in termini economici, storici e culturali.
Viene analizzata, infine, la peculiarità della prima grande infezione «social» della storia.
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