Finite le armi convenzionali la politica economica inizia ad utilizzare gli strumenti straordinari, mai testati prima. Ad Hong Kong il governo è sotto pressione per una crisi che, come possiamo vedere dai seguenti grafici , sta ammazzando sia la crescita sia i consumi: Questa è la crescita:
Anche le vendite al dettaglio sono andati a fondo, come si guarda in questo grafico che si basa su un confronto Anno su Anno
Di fronte a questa situazione devastante il segretario alle finanze Paul Chan Mo-po ha annunciato un pacchetto di aiuti impressionanti, per il piccolo territorio: 120 miliardi di dollari di Hong Kong comprensivi di:
- 10 mila dollari di Hong Kong, (1300 dollari USA) per ogni cittadino maggiorenne della città;
- i debiti delle piccole aziende avranno una garanzia totale da parte del governo sino a 260 mila dollari circa, cioè 2 milioni di dollari di HK.
La mossa è stata consigliata da diversi economisti e dalla KPMG, che ha poi raccomandato anche un’operazione di alleggerimento fiscale per rilanciare la rilocalizzazione delle aziende nel territorio, ma fino a sabato il governo sembrava restio a nuovi aiuti.
Quindi questa è la “Mossa finale”contro la recessione e vedremo se porterà ad una ripresa o solo ad una spinta inflazionistica, innescando una stagflazione. Saranno distribuiti 71 miliardi di dollari di HK, una cifra enorme per una città autonoma. Presto ne vedremo l’effetto.
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