"La cultura parcellizzata produce la civiltà perdente? Il mondo moderno e globalizzato ha rimosso il marxismo dalle nostre basi culturali. È un fatto positivo o negativo? Partiamo da un dato oggettivo.
Angelo Bini, 72 anni, vive a Vallerano, coltiva castagne, laureato in Economia, è stato consigliere provinciale Pci
Oggi, ad esempio, le associazioni settoriali quali quelle femministe e ambientali, o del lavoro, sono molto forti. Eppure ambiente, donne e lavoro subiscono profonde sconfitte dal modo di produzione capitalistico. A mio avviso è giunto il momento di prendere atto che la messa al bando del marxismo ha permesso al capitalismo di essere più aggressivo, più irriverente, più violento".
"Io penso che anche a scopo di difesa, per il momento, occorra riscoprire Marx. E Lenin. Proprio Lenin disse che la questione femminile avrebbe trovato soluzione solamente in una nuova organizzazione sociale.
Questo è il punto. Anche per la questione ambientale io vedo la medesima soluzione. L'ambientalismo di oggi, ma anche donne e lavoro, non vedranno risolti i problemi che pongono se l’economia opera esclusivamente in base al profitto monetario".
"Il governo attuale del Brasile, nella sua brutalità, ha posto un problema serio al mondo 'civile'. Quando Macron ha deplorato la deforestazione dell'Amazzonia Bolsonaro ha dato del colonialista al presidente francese perché, appunto, la Francia, per le proprie convenienze economiche, ha devastato tutto, anche le foreste nelle proprie colonie. E Macron è stato zitto perché colto nel vivo".
"Quindi, se il mondo è solo economia monetaria anche distruggere l'Amazzonia attiene alla sovranità dello Stato Brasiliano e dai proventi monetari che la distruzione produce. Anche la prima guerra mondiale fu scatenata sulla base di budget di enormi profitti per aziende quali Krupp e Ansaldo. E il quattro novembre il popolo va compatto e commosso e festeggiare il suo programmato massacro".
"Il limite delle associazioni ambientaliste, femministe, del lavoro, eccetera, è la cultura parcellizzata, ovvero rimanere culturalmente relegati nel proprio settore. E risultano inevitabilmente perdenti. Riscoprire le teorie e le culture che studiano e programmano una nuova società, una nuova economia, è quindi necessario. Partendo dalla cultura marxista. Basandosi su essa il primo passo è un progetto culturale, e politico, di respiro mondiale. Un progetto per Ambiente e Socialismo nel Mondo”.
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