mercoledì 29 gennaio 2020

Classe Operaia. La Whirlpool conferma che abbandonerà lo stabilimento di Napoli. Il governo cerca “prenditori”.


Il governo ha dato incarico a Invitalia di cercare un nuovo soggetto che subentri alla multinazionale statunitense  entro il prossimo luglio. 

Il ministro Patuanelli ha dichiarato inaccettabile la chiusura entro il 31 marzo ma l’azienda Usa non sembra esserne rimasta particolarmente impressionata.
L’amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia, ha ribadito che a Napoli non c’è più sostenibilità economica della produzione di lavatrici.
Ma avrebbe anche confermato che l’Italia (ma meglio sarebbe dire il “mercato italiano”, ndr) resta strategica per il gruppo, che ha ancora 5 mila dipendenti in tutto il Paese.
Secondo la Whirlpool le difficoltà sarebbero relative al solo stabilimento campano.
Invitalia e il governo parlano di  un piano industriale solido e “credibile”, in grado di prospettare una ripresa delle attività produttive sostenibile nel lungo periodo, in linea con le caratteristiche del territorio.
La ricerca del compratore sarà rivolta ad aziende e gruppi sia nazionali che internazionali, non necessariamente attivi nel settore dell’elettrodomestico. Nella fase iniziale, per quanto riguarda aziende internazionali, si guarderà a quelle già presenti “con successo” in Italia o che abbiano già palesato prospettive di insediamento nel Paese.

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