martedì 21 gennaio 2020

Come Liberare un Tablet SNAPPET blindato

post originale di Augusto Scatolini

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I tablet SNAPPET sono gli strumenti di un sistema integrato per le scuole. La casa madre olandese ha distribuito (in noleggio o vendita) questi tablet in Olanda, Francia,Spagna, Germania, Italia e Stati Uniti. Poi ha venduto un servizio integrato, con piattaforma digitale dedicata, ai singoli insegnanti e ai singoli studenti per decine di euro all’anno cadauno, ovviamente non sono gli utilizzatori finali a pagare il servizio ma il ministero (immagino).

Quindi i tablet con a bordo un firmware protetto Android KitKat 4.4.4 escono dalla fabbrica blindati, ovvero possono essere utilizzati esclusivamente per scopi didattici sulle piattaforme digitali appositamente predisposte.
Non sappiamo quanti tablet SNAPPET attualmente siano presenti in Italia, si può ipotizzare diverse decine di migliaia.
Il problema è che da 4-5 anni la succursale italiana, per motivi a noi non conosciuti, ha chiuso il sito web https://snappet.it e pertanto alcune tonnellate di tablet sono inutilizzabili e quindi da portare in discarica.

Questo articolo spiega, sommariamente, come si possano liberare i tablet SNAPPET blindati per poter essere utilizzati come tablet normali ed evitare così uno spreco e un danno gigantesco.

La liberazione consiste di 3 fasi:

1) PREPARAZIONE. Sostanzialmente si deve resettare il tablet e riportarlo allo stato di fabbrica, entrando in modalità System Recovery. Configurare la connessione di rete WiFi, la lingua e il fuso orario. Infine aggiornare il firmware

2) LIBERAZIONE. Consiste nell’installazione di un nuovo laucher, che si fissa predefinito e di un repository Open Source come F-Droid per poter scaricare e installare tutte le APP necessarie

3) COPIARE FILE E CARTELLE. Questa operazione, come quelle della fase precedente si rende possibile con l’applicazione ADB, disponibile per Window Linux e Mac


Per la procedura completa e dettagliata scrivere a  campagnanorap@gmail.com

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