prima
dopo
I tablet SNAPPET sono gli strumenti di un sistema integrato per le
scuole. La casa madre olandese ha distribuito (in noleggio o vendita)
questi tablet in Olanda, Francia,Spagna, Germania, Italia e Stati
Uniti. Poi ha venduto un servizio integrato, con piattaforma digitale
dedicata, ai singoli insegnanti e ai singoli studenti per decine di
euro all’anno cadauno, ovviamente non sono gli utilizzatori finali
a pagare il servizio ma il ministero (immagino).
Quindi i tablet con a bordo un firmware protetto Android KitKat 4.4.4
escono dalla fabbrica blindati, ovvero possono essere utilizzati
esclusivamente per scopi didattici sulle piattaforme digitali
appositamente predisposte.
Non sappiamo quanti tablet SNAPPET attualmente siano presenti in
Italia, si può ipotizzare diverse decine di migliaia.
Il problema è che da 4-5 anni la succursale italiana, per motivi a
noi non conosciuti, ha chiuso il sito web https://snappet.it
e pertanto alcune tonnellate di tablet sono inutilizzabili e quindi
da portare in discarica.
Questo articolo spiega, sommariamente, come si possano liberare i
tablet SNAPPET blindati per poter essere utilizzati come tablet
normali ed evitare così uno spreco e un danno gigantesco.
La liberazione consiste di 3 fasi:
1) PREPARAZIONE. Sostanzialmente si deve resettare il tablet e
riportarlo allo stato di fabbrica, entrando in modalità System
Recovery. Configurare la connessione di rete WiFi, la lingua e il
fuso orario. Infine aggiornare il firmware
2) LIBERAZIONE. Consiste nell’installazione di un nuovo laucher,
che si fissa predefinito e di un repository Open Source come F-Droid
per poter scaricare e installare tutte le APP necessarie
3) COPIARE FILE E CARTELLE. Questa operazione, come quelle della fase
precedente si rende possibile con l’applicazione ADB, disponibile
per Window Linux e Mac
Per la procedura completa e dettagliata scrivere a campagnanorap@gmail.com
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