domenica 26 gennaio 2020

Milano (Quelli bravi). “20 minuti per stanza. Se non ce la fai? Ti tagliano lo stipendio”. Così lavorano le cameriere degli hotel: l’inchiesta di Sono le Venti sul Nove.

“A Milano le camere degli hotel, anche quelli a cinque stelle, sono spesso sporche perché il sistema ti porta a non riuscire a pulire le camere come vorresti”. 


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Risultati immagini per cameriere degli hotelA parlare è Giulia (nome di fantasia), che da 25 anni lavora pulisce e rimette a posto le camere di una grande catena alberghiera a due passi dal Duomo. 

Prende 7 euro e mezzo all’ora, per un lavoro che a fine giornata le spezza la schiena. L’inchiesta sulle condizioni di lavoro di chi ogni giorno pulisce e rassetta le camere degli alberghi di Milano, sempre più affollati, è stata trasmessa da Sono le Venti, la nuova trasmissione di Peter Gomez, in onda dal lunedì al venerdì sul canale Nove.

“La situazione ha iniziato a peggiorare quando il nostro hotel ha esternalizzato i servizi di pulizia a una ditta esterna”.

Da quel momento, il numero di camere da pulire è aumentato, ma il salario e le ore di lavoro non sono cambiate.
“Abbiamo venti minuti a disposizione per pulire una stanza, ma venti minuti non bastano” spiega una lavoratrice di un hotel a quattro stelle.
“Se non ce la facciamo a rispettare i tempi abbiamo due opzioni: o ci fermiamo di più senza essere pagate oppure riceviamo richiami e ci tolgono dallo stipendio delle ore di lavoro”.
In un mese si rischiano di perdere anche 150 euro, una cifra importante per le cameriere ai piani che prendono poco più di 7 euro lordi all’ora.
“Questo sistema è molto simile al caporalato – spiega Roberta Griffini della Filcams Cgil Milanoma non è questo l’unico problema: le aziende non applicano il contratto nazionale del turismo, ma quello multiservizi che viene pagato meno”.
La responsabilità di questa situazione, secondo le lavoratrici e il sindacato, non è solo delle aziende per cui lavorano, ma anche dei grandi alberghi: “Sono loro i committenti che determinano le condizioni dei contratti d’appalto – spiega Griffini – non possono fare finta di non sapere quello che avviene nei loro hotel”.
I turisti intanto continuano a riempire gli hotel di Milano che negli ultimi quattro anni sono triplicate. “Aumentano i turisti ma a noi cosa ci viene in tasca, niente: la paga è sempre quella, chi guadagna sono gli altri”.

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