infosannio.wordpress.com (open.online)
105 sulla rete in concessione ad Autostrade, 90 ad altre società.
Dall’indagine sul crollo della galleria Bertè, sull’A26, emerge un dato eclatante: «In Italia ci sono 200 gallerie a rischio crollo».
Non è tutto.
L’esistenza di decine di gallerie non a norma era un fatto risaputo:
il consiglio superiore dei lavori pubblici del Mit aveva informato delle 105 gallerie a rischio gestite da Aspi. Ne erano a conoscenza la direzione generale del Ministero delle Infrastrutture, Autostrade, il dipartimento dei vigili del fuoco e i provveditorati alle Opere pubbliche.
A riportarlo questa mattina, 10 gennaio, sono i quotidiani
La Stampa e Repubblica che hanno potuto visionare il dossier, ora finito agli atti dell’inchiesta sul crollo della galleria Bertè che figura appunto tra quelle a rischio.
Questi 105 tunnel, insieme ai 90 gestiti da altre società, presentano «pericoli di incidenti e crolli». Non rispettano le direttive europee: non hanno sistemi di sicurezza, vie di fuga, corsie di emergenza, sono soggetti a infiltrazioni di acqua. In poche parole, non sono in regola.
Il documento del Mit è finito agli atti dell’inchiesta sulla galleria Bertè, nella quale lo scorso dicembre si è staccata una parte del soffitto. L’inchiesta è al momento contro ignoti, l’ipotesi di reato è quella di crollo colposo. Delle 105 gallerie a rischio gestite da Aspi, una decina si trovano tra Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna.
Sulla A26, emerge sempre dal dossier, ci sarebbero la Turchino e la Mottarone; la Coronata sulla A10, vicina al Ponte di Genova; sulla a A12 sono a rischio la Veilino, la Monte Sperone e la Maddalena; sulla A7 la Genova-Milano Serravalle, la Monreale e la Monte Galletto; sulla A23 la Tarvisio; sulla A14 la Pedaso. L’elenco è lunghissimo.
Ora rimane da appurare se il dossier, consegnato dal consiglio superiore dei lavori pubblici del Mit, è stato ignorato oppure i vari organi si sono mossi per mettere in regola le gallerie.
Nessun commento:
Posta un commento