Autostrade, operai in subappalto senza straordinari. Cisl: “Ispettorato agisca anche contro Aspi”. La replica: “Verificheremo”Hanno lavorato nei cantieri delle autostrade per 12 ore al giorno e oltre, anche nei giorni festivi, ma non hanno mai ricevuto dal datore di lavoro – la M.E. Spa di Mosciano Sant’Angelo (Teramo) – alcun compenso per il lavoro straordinario.

La denuncia è della Filca Cisl di Chieti.
Gli operai e gli impiegati in vertenza sono assunti dall’abruzzese M.E. in regime di subappalto: il committente è Autostrade per l’Italia (del gruppo Atlantia dei Benetton che detiene la quota di maggioranza col 59,4%), mentre la società appaltante è Pavimental, l’unità produttiva in house che esegue per Autostrade le opere di manutenzione e ammodernamento del manto autostradale, nonché di ponti e viadotti.

“Chiediamo un intervento dell’Ispettorato del lavoro non solo nei confronti della M.E., ma anche di Autostrade per l’Italia e della Pavimental, per la loro responsabilità solidale in tema di appalti – protesta la Filca Cisl -. Il loro comportamento è gravemente illegittimo e irrispettoso dei diritti dei lavoratori: entrambe sono rimaste sorde di fronte alle loro richieste, tese ad ottenere una giusta retribuzione per le loro attività”.

La responsabilità solidale nei contratti di appalto prevede che se il datore di lavoro diretto (appaltatore o subappaltatore) non paga stipendi e contributi previsti, ad assicurarli sia proprio il committente. Il testo di riferimento è ancora il comma 2 dell’art. 29 della cosiddetta legge Biagi. Afferma che “in caso di appalto di opere o di servizi, il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali ulteriori subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell’appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi e i contributi previdenziali dovuti”. Negli ultimi tempi la giurisprudenza si è fatta ulteriormente garantista con la forza lavoro.