venerdì 26 luglio 2019

Migranti & sicurezza (bis). Immigrazione, l'Unhcr: naufragio al largo della Libia, i morti potrebbero essere 150

Lo ha reso noto l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati. Altrettanti migranti sarebbero stati salvati e riportati indietro sulle coste del paese nordafricano. Msf: 70 cadaveri in mare, un centinaio i dispersi.


repubblica.it
Immigrazione, l'Unhcr: naufragio al largo della Libia, i morti potrebbero essere 150Circa 150 persone sarebbero morte nel naufragio di un barcone al largo delle coste della Libia.  

Altrettante sarebbero invece state salvate e riportate nel paese nordafricano. La denuncia è dell'Unhcr, l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati. 
A Khoms, da dove il barcone era partito, Secondo le équipe di Medici senza frontiere che hanno soccorso i sopravvissuti, i testimoni hanno contato 70 cadaveri in acqua, mentre altre cento persone risultano ancora disperse. 

Msf parla anche di sopravvissuti in stato di shock con sintomi di preannegamento, ipossia e ipotermia.
 "Se le stime fossero confermate, si tratterebbe della peggior tragedia di quest'anno nel Mediterraneo centrale - ha scritto su Twitter Charlie Yaxley, portavoce dell'Unhcr per il Mediterraneo -  Un promemoria, se necessario, che deve esserci un cambiamento nell'approccio alla situazione mediterranea. È urgente la necessità di salvare vite in mare". 
Anche Filippo Grandi, commissario delle Nazioni unite per i rifugiati, parla di "peggiore tragedia in mare dall'inizio di quest'anno". 

Il barcone era partito come detto da Khoms, porto libico a circa 120 chilometri a est di Tripoli. A bordo, secondo i primi racconti dei sopravvissuti, c'erano circa 300 persone, ma non è ancora chiaro se nel naufragio siano rimasti coinvolte due imbarcazioni o una sola. I superstiti sono stati soccorsi da un pescatore e poi restituiti alla guardia costiera.

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