Ma il punto, il vero punto della questione, è il fatto che le donne vorrebbero restare vive e la faccenda di Deborah, uccisa dall’ex che pure era stato in galera, senza mai aver dimenticato i suoi propositi di vendetta, dimostra che più o meno le pene carcerarie non risolvono alcunché.
La questione primaria che un governo serio avrebbe dovuto risolvere è quella della prevenzione.
Disinnescare l’odio di genere, ad esempio, non dando in pasto agli utenti social donne antirazziste affinché i fan augurino loro lo stupro.
Disinnescare l’odio significa anche non mettere in testa agli uomini che il divorzio sia un’arma che favorisce le donne alimentando i soliti pregiudizi che vorrebbero tutte le donne divorziate ricchissime e annoiate ad occupare il castello sottratto all’ex marito.
Disinnescare vuol dire togliere l’arma dalle mani degli assassini facendo in modo che fin da bambini si impari il rispetto nei confronti delle persone di altri generi. E già che ci siamo sottolineerei un errore di fondo: “la violenza di genere” non è solo quella contro le donne, né tantomeno contro le donne cui l’assassino era legato affettivamente.