sabato 27 luglio 2019

Migranti. Salvini chiude i porti anche alla Guardia Costiera italiana: 135 migranti sono in attesa di un porto.

Il Viminale ha comunicato che, in attesa di risposte dall'Europa, non è stato indicato alcun porto per lo sbarco per i migranti.

 

huffingtonpost.it

Salvini chiude i porti anche alla Guardia Costiera italiana: 135 migranti sono in attesa di un 

In assenza di Ong e della Capitana Carola Rackete, Salvini pensa bene di lasciare i marinai italiani, e i 135 migranti soccorsi, a bordo della nave Gregoretti della Guardia Costiera italiana senza un porto sicuro in cui attraccare. 

Il governo ha ufficialmente interpellato la Commissione europea affinché coordini le operazioni di ricollocazione degli immigrati che attualmente sono a bordo della nave della Guardia Costiera italiana. 

Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini è intervenuto sulla vicenda su Twitter: “Non darò nessun permesso allo sbarco finché dall’Europa non arriverà l’impegno concreto ad accogliere tutti gli immigrati a bordo della nave. Vediamo se alle parole seguiranno dei fatti. Io non mollo”.

Intanto Salvini e il Ministro delle Infrastrutture Toninelli lavorano sulla stessa linea. 
Le fonti del Mit fanno sapere che gli interventi di salvataggio sono stati coordinati di comune accordo tra il ministero di Salvini e quello di Toninelli “nell’auspicio che si arrivi a una rapida soluzione grazie alla pronta risposta in termini di ricollocazione da parte dell’Unione europea”.

In precedenza fonti del Viminale avevano riferito che il Governo italiano ha ufficialmente interpellato la Commissione europea affinchè coordini le operazioni di ricollocazione dei migranti soccorsi e in attesa di risposte ufficiali, non è stato indicato alcun porto di sbarco in Italia.
Intanto la Commissione europea ha fatto sapere di aver ricevuto dall’Italia la “richiesta per svolgere un ruolo di coordinamento attivo per facilitare lo sbarco dei migranti soccorsi che si trovano attualmente a bordo della nave della Guardia costiera italiana Gregoretti”. Dall’Europa fanno sapere che “come già fatto in molti casi simili in passato” Bruxelles “prenderà ora contatti con gli Stati membri”.
La Gregoretti è intervenuta per salvare i 135 migranti in due operazioni diverse. Una delle operazioni di salvataggio dei migranti è stata eseguita prelevando da un peschereccio di Sciacca, una cinquantina di persone salvate da un naufragio sicuro. Il capitano dell’imbarcazione siciliana, Carlo Giarrano, ha raccontato a Livesicilia.it dell’intervento di salvataggio: “Abbiamo salvato cinquanta vite umane, Cosa c’è di più importante? Ci siamo accorti che era un gommone pieno di gente che chiedeva aiuto. Noi marinai di fronte a queste cose non abbiamo dubbi. Se c’è gente in pericolo, in mare, la salviamo, senza chiederci da dove arrivi, senza guardare il colore della pelle”.
Oltre all’intervento del peschereccio di Sciaccia, la Guardia Costiera italiana è intervenuta per salvare un secondo gruppo di migranti, questa volta su segnalazione delle autorità maltesi. 
In un terzo caso è stata la Guardia Costiera di Malta a intervenire per un’altra operazione di salvataggio: il gruppo di migranti soccorsi è stato salvato nella zona di Sar e la autorità maltesi si sono poi dirette verso un porto dell’isola.
Inoltre, da questa mattina, un’altra barca si trova in stato di difficoltà e la situazione sarebbe critica per 60 persone a bordo. La notizia è stata diffusa dall’account Twitter di Alarm Phone: “Questa mattina siamo stati allertati della presenza di una barca in difficoltà con 60 persone a bordo a sud dell’Isola di Malta. I migranti dicono di aver trascorso oltre 40 ore in mare e di aver terminato le scorte d’acqua. L’ultimo contatto con l’imbarcazione c’è stato più di 3 ore fa. La situazione è critica. Le autorità maltesi sono state informate”.

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