lunedì 29 luglio 2019

Migranti. Nave "Gregoretti" ormeggia al porto di Augusta, ma i migranti non scendono.

Ieri sera era stato consentito lo sbarco a una donna incinta con la sua famiglia. L'ex capo di Stato Maggiore della Marina De Giorgi: "Tutela della vita in mare è un dovere".

Nave La nave ‘Gregoretti’ della Guardia costiera italiana durante la notte ha lasciato la rada di Catania per dirigersi ad Augusta dove ha ormeggiato alla banchina. Ma per ora i 131 migranti a bordo non vengono fatti scendere.
Nella tarda serata di ieri c’è stata l’evacuazione medica di una donna all’ottavo mese di gravidanza insieme al nucleo familiare composto da marito e due figli piccoli. La signora è stata fatta scendere dopo consulto medico. Ora si attende di sapere se la nave della Guardia costiera potrà fare sbarcare i migranti a bordo.
“La Gregoretti ha ormeggiato stanotte al porto di Augusta, come è normale che sia per una nave militare. Ora la Ue risponda, perché la questione migratoria riguarda tutto il Continente” dice in una nota il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.

Il Governo italiano ha inviato una lettera a Bruxelles chiedendo alla Commissione di coordinare le operazioni di ricollocazione dei migranti. Come accade in questi casi, da Bruxelles sono partiti i contatti con i Paesi membri per raccogliere la disponibilità ad accogliere le persone soccorse. Un’operazione complicata dalla fase di ‘vacanza istituzionale’ visto che la nuova Commissione, dopo le elezioni di maggio, non si è ancora insediata e sono ancora attivi quindi i commissari uscenti.

Nei confronti dell’equipaggio arriva la solidarietà dell’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, ex capo di Stato Maggiore della Marina MIlitare, dal 2013 al 2016. “Esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza al Comandante, all’equipaggio di nave della Gregoretti e al personale delle Capitanerie impegnati nonostante tutto a compiere con onore il loro dovere di  marinai per la tutela della vita in mare” afferma in una nota. “Mi auguro che la situazioni trovi una soluzione a breve e che il personale delle Capitanerie che opera con abnegazione per la salvaguardia della vita in mare venga adeguatamente tutelato”.

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