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DI FABIO CONDITI
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Ci siamo
talmente abituati alla crisi economica, che facciamo fatica ad
immaginare che possa esistere una società che non ne sia caratterizzata.
Sono
anni che ci ripetono che il debito pubblico è insostenibile e che
dobbiamo seguitare con politiche di austerity perchè in questo modo
riusciremo a risolvere il problema : ma nonostante i grandi sacrifici a
cui ci sottoponiamo, la situazione invece che migliorare, peggiora.
Tutti
gli Stati del mondo sono indebitati, per una cifra complessiva che
supera i 200.000 mld di euro, e questo dovrebbe insospettirci: come mai
siamo “tutti” indebitati, a chi dobbiamo tutti questi soldi ?
Ovviamente
non ad una altro pianeta, ma ai mercati finanziari, visto che è lì che i
Titoli di Stato vengono collocati per essere acquistati da una
piccolissima percentuale della popolazione mondiale, principalmente
costituita da operatori del mondo finanziario.
Lo Stato italiano,
se ha bisogno di denaro, anziché crearlo, è costretto a reperirlo sui
mercati finanziari, aumentando continuamente il debito pubblico.
Ma
lo Stato è anche il titolare della sovranità monetaria, perché da
secoli emette la propria moneta con la propria effige e le conferisce
valore attraverso l’imposizione del valore legale e l’obbligo di
utilizzarla per pagare le tasse.
Quindi è lo Stato che dà valore al denaro, perché per averlo allora lo prende in prestito ?
In
fondo, se ci pensiamo bene, all’origine di tutti i problemi che abbiamo
attualmente, c’è sempre una mancanza di denaro che impedisce la
risoluzione del problema stesso.
Nonostante gli aumenti delle
tasse, le riduzioni della spesa pubblica, le privatizzazioni continue,
lo Stato ha sempre problemi economici per i quali non può attuare
politiche economiche a favore dei suoi cittadini.
Diceva Ezra
Pound : “Uno Stato che non ha il denaro per costruire un ospedale, è
come un ingegnere che non ha i chilometri per costruire una strada”.
Ma allora chi crea il denaro e come lo usa ?
Attualmente in Italia, nel nostro sistema economico noi utilizziamo tre tipi di moneta :
– monete metalliche coniate dallo Stato, pari allo 0,3% del totale che usiamo;
– banconote emesse dalla BCE, pari al 6,7% del totale che usiamo;
– moneta bancaria creata dalle banche, pari al 93% del totale che usiamo.
Trascurando
i contanti, che costituiscono solo il 7% del denaro totale che usiamo,
in realtà la maggior parte del denaro che usiamo è creato dal nulla
dalle banche quando fanno prestiti.
E’ la cifra che è scritta nei
nostri conti correnti bancari, che ci permette con bonifici, assegni,
carte di credito e bancomat, di pagare qualsiasi bene o servizi di cui
abbiamo bisogno.
Senza voler approfondire il sistema che
utilizzano per creare e gestire questo denaro, per capirne la reale
natura, è necessario analizzare l’art.1834 del c.c. che definisce i
depositi nelle banche, che dice testualmente : “Nei depositi di una
somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è
obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, …, a richiesta
del depositante“.
In definitiva, la cifra scritta sul nostro
conto corrente bancario, rappresenta una promessa della banca, che si
obbliga a restituirci quella cifra in contanti, se e quando glieli
richiederemo.
Come ad esempio quando andiamo in uno sportello
bancomat e preleviamo un certo quantitativo di contanti, riducendo
corrispondentemente il saldo del nostro c/c.
Quello
che voglio evidenziare, è che la maggior parte del denaro che usiamo,
di cui ha bisogno sia lo Stato che noi aziende e cittadini, viene creato
dal sistema bancario attraverso il prestito.
Anche la banconote,
inizialmente create dalla BCE, non vengono messe in circolazione
direttamente nel sistema economico, ma date solo alle banche, che poi ce
le forniscono esclusivamente attraverso i prestiti.
Quindi tutto
il denaro che usiamo sia noi che lo Stato, proviene dal sistema bancario
e viene messo in circolazione solo attraverso una prestito iniziale,
che alla scadenza deve essere restituito, per poi essere sostituito da
altro denaro creato con un nuovo prestito.
Le conseguenze di un sistema monetario così congegnato sono .
– se le banche smettessero di fare prestiti, tutta la moneta in circolazione sparirebbe;
– su tutta la moneta che usiamo, qualcuno sta pagando continuamente un interesse.
Questo
significa che sia noi che lo Stato, avendo bisogno di denaro per far
girare la nostra economia reale, abbiamo la necessità di mantenere in
vita un debito pubblico e privato sul quale paghiamo continuamente un
interesse, e che per questo è matematicamente inestinguibile.
Supponiamo
l’Italia sia un’isola, nella quale tutto il denaro utilizzato proviene
da una sola banca che è l’unica in grado di crearlo, ma lo fornisce
solamente prestandolo ad un tasso di interesse pari al 10%.
Il 1°
anno ne crea e ne presta 100 mln di euro, ma alla fine dell’anno
dovrebbe chiedere indietro i 100 mln di euro di denaro prestato
maggiorati di 10 mln di euro di interessi.
Ma è matematicamente
impossibile la restituzione 110 mln di euro, perché ne esistono solo
100. Inoltre l’economia seguita ad aver bisogno anche il 2° anno di 100
mln di euro, per cui la soluzione praticata è quella di lasciarli in
circolazione, portando il debito a 110 mld di euro e pagando 11 mln di
euro di interessi. Ma il 3° anno si ripresenta lo stesso problema, non
ci sono 121 mln di euro da restituire, per cui il debito diventa 121 mln
di euro e gli interessi da pagare 12,1 mln di euro. Andando avanti di
questo passo il debito aumenta sempre di più in modo esponenziale, per
cui dopo soli 25 anni ha superato i 1.000 mln di euro e gli interessi da
pagare ogni anno sono maggiori dei 100 mln di euro di moneta in
circolazione !
Un
sistema economico basato su una moneta creata quasi esclusivamente dal
sistema bancario ed immessa in circolazione solo attraverso il prestito
gravato da interesse, non è sostenibile e provoca continuamente le
situazioni di crisi economica che stiamo sperimentando sulla nostra
pelle.
L’unica soluzione per interrompere questa follia, è
immaginare un altro sistema monetario che non sia basato sul debito
perché il denaro viene immesso nell’economia in un altro modo.
I
meccanismi che attualmente regolano la creazione del denaro,
arricchiscono pochi privilegiati a discapito di tutti gli altri, senza
che i governi democraticamente eletti possano controllare o modificare
il processo.
Proprio perchè la moneta è alla base di tutto,
occorre prima di tutto riformare radicalmente il sistema monetario per
risolvere o attenuare molti dei problemi di ingiustizia sociale della
società moderna.
Dobbiamo immaginare un sistema monetario che:
– sia a vantaggio della società, e non di grandi banche e istituti finanziari;
– sia sottoposto a un controllo democratico dei cittadini;
– funzioni in modo più semplice e trasparente;
– sia più stabile e meno incline a bolle speculative e crisi finanziarie.
E’ possibile ottenere tutto ciò, e in modo semplice e non violento.
Nei prossimi articoli vedremo come.
Per approfondimenti visita il sito www.monetapositiva.blogspot.it
Fabio Conditi
Fonte: Comedonchisciotte.org
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lunedì 4 giugno 2018
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