Prima protesta contro McDonald's
in Gb. La testimonianza di Lewis Baker all'Huffpost Uk: "Hanno il potere
sulla mia vita, chiediamo rispetto".
Niente hamburger, i lavoratori dei fast food sono
in sciopero. Flash mob, volantinaggio e proteste si terranno in tutto
il mondo "Non abbiamo scelta. Vogliamo essere trattati con rispetto ed
essere pagati almeno 10 dollari l'ora". La protesta parte dagli Stati
Uniti nell'ambito della campagna "FightFor15" (dove 15 sono i dollari
l'ora di salario minimo garantito), ma raggiunge anche l'Italia, a Roma e
Milano.
In Gran Bretagna, in una delle città universitarie per eccellenza,
Cambridge, si tiene il primo sciopero dei dipendenti di McDonald's della
storia. La protesta è unita ai lavoratori di Crayford, nel sud-est di
Londra, ed è in corso da stamattina all'alba. Anche il partito laburista
di Jeremy Corbyn, sconfitto da Theresa May alle elezioni dello scorso
giugno, appoggia la mobilitazione sindacale.
"Il nostro partito offre supporto e solidarietà al coraggio dei
dipendenti di McDonald's, che oggi stanno facendo la storia. Stanno
combattendo per i diritti dei lavoratori di McDonald's per la prima
volta nella storia inglese. Le loro richieste sono giuste e devono
essere soddisfatte".
L'obiettivo dello sciopero è l'abbandono degli "zero-hours contracts"
(contratti simili ai lavori "a chiamata" e part-time in Italia) entro
la fine dell'anno. Chiedono maggior riconoscimento sindacale e un
aumento del salario minimo garantito.
Lewis Baker, uno dei dipendenti che ha deciso di aderire allo sciopero, ha spiegato le sue motivazioni
su HuffPost UK.
"Non abbiamo altra scelta. Dobbiamo aumentare la consapevolezza sulle
nostre condizioni di lavoro e il modo in cui siamo trattati da
McDonald's. Io e molti altri siamo sempre stati ignorati dall'azienda".
Lewis lavora in un ristorante di McDonald's a Crayord da quattro
anni: l'ha scelto per la flessibilità dell'impiego, ma ormai la sua vita
è stata monopolizzata da hamburger e patatine.
"Studio all'università, quindi inizialmente pensavo che avrei potuto
andare al lavoro dopo la fine delle lezioni. Ma negli ultimi mesi la mia
vita è cambiata. McDonald's ha il potere sulla mia vita: decide se
posso andare dal medico, in università e addirittura se posso vedere la
mia famiglia e i miei amici".
In un comunicato, McDonald's fa sapere che lo sciopero riguarda solo
lo 0,01% dei dipendenti britannici ed è legato a reclami interni, ma
sono previste manifestazioni di protesta anche negli Stati Uniti, in
Germania e in Italia. A Milano è in corso un flash mob davanti alla
Camera di lavoro Cgil – scrive
IlFattoquotidiano.it – mentre a Roma c'è un volantinaggio alla stazione di Termini.
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