martedì 5 settembre 2017

La rabbia dei lavoratori dei fast food, scioperi in tutto il mondo per chiedere più salario e più diritti.

Prima protesta contro McDonald's in Gb. La testimonianza di Lewis Baker all'Huffpost Uk: "Hanno il potere sulla mia vita, chiediamo rispetto".


Niente hamburger, i lavoratori dei fast food sono in sciopero. Flash mob, volantinaggio e proteste si terranno in tutto il mondo "Non abbiamo scelta. Vogliamo essere trattati con rispetto ed essere pagati almeno 10 dollari l'ora". La protesta parte dagli Stati Uniti nell'ambito della campagna "FightFor15" (dove 15 sono i dollari l'ora di salario minimo garantito), ma raggiunge anche l'Italia, a Roma e Milano.
In Gran Bretagna, in una delle città universitarie per eccellenza, Cambridge, si tiene il primo sciopero dei dipendenti di McDonald's della storia. La protesta è unita ai lavoratori di Crayford, nel sud-est di Londra, ed è in corso da stamattina all'alba. Anche il partito laburista di Jeremy Corbyn, sconfitto da Theresa May alle elezioni dello scorso giugno, appoggia la mobilitazione sindacale.

"Il nostro partito offre supporto e solidarietà al coraggio dei dipendenti di McDonald's, che oggi stanno facendo la storia. Stanno combattendo per i diritti dei lavoratori di McDonald's per la prima volta nella storia inglese. Le loro richieste sono giuste e devono essere soddisfatte".
L'obiettivo dello sciopero è l'abbandono degli "zero-hours contracts" (contratti simili ai lavori "a chiamata" e part-time in Italia) entro la fine dell'anno. Chiedono maggior riconoscimento sindacale e un aumento del salario minimo garantito.
Lewis Baker, uno dei dipendenti che ha deciso di aderire allo sciopero, ha spiegato le sue motivazioni su HuffPost UK.
"Non abbiamo altra scelta. Dobbiamo aumentare la consapevolezza sulle nostre condizioni di lavoro e il modo in cui siamo trattati da McDonald's. Io e molti altri siamo sempre stati ignorati dall'azienda".
Lewis lavora in un ristorante di McDonald's a Crayord da quattro anni: l'ha scelto per la flessibilità dell'impiego, ma ormai la sua vita è stata monopolizzata da hamburger e patatine.
"Studio all'università, quindi inizialmente pensavo che avrei potuto andare al lavoro dopo la fine delle lezioni. Ma negli ultimi mesi la mia vita è cambiata. McDonald's ha il potere sulla mia vita: decide se posso andare dal medico, in università e addirittura se posso vedere la mia famiglia e i miei amici".
In un comunicato, McDonald's fa sapere che lo sciopero riguarda solo lo 0,01% dei dipendenti britannici ed è legato a reclami interni, ma sono previste manifestazioni di protesta anche negli Stati Uniti, in Germania e in Italia. A Milano è in corso un flash mob davanti alla Camera di lavoro Cgil – scrive IlFattoquotidiano.it – mentre a Roma c'è un volantinaggio alla stazione di Termini.

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