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lunedì 25 settembre 2017
Roma. Cuccioli di lupo a Castel di Guido, entusiasmo per la prima riproduzione a Roma dopo un secolo di assenza.
Eleonora Giovinazzo
repubblica.i
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Nell’Oasi Lipu Castel di Guido non vedevano l’ora che la foto-trappola scattasse un’immagine tanto attesa: quella dei cuccioli di lupo nati all’interno della Riserva naturale statale del Litorale Romano. Una notizia straordinaria, perché nel territorio del comune di Roma la presenza del lupo non si registrava da almeno un secolo.
“Fino agli anni ’70 in Italia l’uccisione del lupo veniva incentivata -
racconta Marco Antonelli, zoologo coordinatore del progetto
“Lupo a Castel di Guido”
- Il lupo è stato talmente perseguitato che nel 1970 ci si è resi conto che stava scomparendo, erano rimasti tra i 100 e i 150 lupi in tutta Italia”.
In quel periodo, da specie cacciabile, il lupo passò a essere una specie protetta. “Da allora è tornato a ricolonizzare, in modo naturale, zone dalle quali era scomparso per mano dell’uomo”. Il monitoraggio del lupo nell’Oasi Lipu Castel di Guido e nelle aree limitrofe è iniziato nel 2013, quando le fototrappole e la raccolta degli escrementi mostrarono la presenza di un primo lupo. “Lo avevamo chiamato Romolo - racconta Alessia De Lorenzis, responsabile dell’Oasi Lipu Castel di Guido -, ma si è fermato poco tempo. Nel febbraio 2014 è arrivato un altro lupo, che abbiamo chiamato Numa e nel 2016 al suo fianco è comparsa una femmina, Aurelia. Quest’estate hanno formato un nuovo nucleo. Ancora non sappiamo con certezza se ci siano altri cuccioli, per ora le foto-trappole ne hanno individuati due”.
L’ipotesi più accreditata, secondo i due esperti, è che i lupi siano arrivati a Castel di Guido attraverso una serie di corridoi ecologici (siepi, boschetti, sentieri) partendo da Tolfa o Bracciano.
24 settembre 2017 a cura di Eleonora Giovinazzo
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